Democrazia a rischio. Documento internazionale per “radicalizzare la Riforma”

Foto tratta da https://www.radicalizing-reformation.com/en/

Roma (NEV), 15 maggio 2025 – “Radicalizzare la Riforma” è un progetto internazionale di ricerca teologica, avviato nel 2011 e sostenuto da varie istituzioni ecclesiastiche, fra cui il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).

Il gruppo di lavoro coinvolge teologi luterani, riformati, metodisti, anglicani e mennoniti. Da ieri, è online un nuovo documento di lavoro, intitolato “Democrazia a rischio”, che propone una lettura critica e contestualizzata dell’eredità della Riforma protestante di fronte alle crisi attuali. Fra i temi: autoritarismo, nazionalismo religioso, disuguaglianze e discriminazioni, la questione israelo-palestinese.

Elaborato intorno alla Pasqua 2025, il documento esplora questi temi a partire da versetti biblici. In chiave biblica e profetica, il testo riafferma l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone e chiama le chiese a una testimonianza attiva per la giustizia, la pace e l’inclusione. Inoltre, richiama alla necessità di rinnovare continuamente la Riforma. A questo proposito, fra le altre cose, si legge: ” […] Siamo grati per l’insistenza della Riforma sul fatto che la chiesa stessa è sotto il giudizio di Dio e ha continuamente bisogno di riforme. ‘Ecclesia reformata sed semper reformanda’ (La chiesa riformata ma sempre da riformare). Martin Lutero invitò la chiesa a pentirsi perché era ecclesia peccatorum, una chiesa di peccatori. Le 95 tesi accusarono la prima economia del profitto di istituzionalizzare l’avidità e che la chiesa era un partner del settore bancario nel perpetuare un sistema basato sulle opere di avidità e sfruttamento […] “.

Il lungo testo – disponibile in italiano, inglese e tedesco (link in fondo alla pagina) – porta a riflettere sulla democrazia moderna, portando anche delle proposte. In sintesi, il documento “Radicalizzare la Riforma – Democrazia a rischio” elaborato dal gruppo ecumenico internazionale di teologi e teologhe, si concentra su 5 punti.

  1. Dignità e uguaglianza di tutte le persone
    Tutti gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e hanno pari valore, indipendentemente da razza, sesso, nazione, etnia, età, religione, orientamento sessuale o opinioni. Si condanna ogni forma di discriminazione, inclusi antisemitismo e islamofobia.

  2. Universalità della grazia e del sacerdozio
    La Riforma afferma il sacerdozio universale e la grazia gratuita per tutti. Le chiese devono promuovere inclusione piena nella vita ecclesiale e sociale e collaborare con altre fedi per il bene comune.

  3. Rifiuto dell’idolatria nazionalista e dell’autoritarismo
    Si denuncia l’adorazione di nazione, sangue, potere e ideologie come forme di idolatria. Si condanna il nazionalismo religioso e l’autoritarismo, invitando le chiese a distinguere chiaramente simboli religiosi e simboli nazionali.

  4. Benedizione per tutte le famiglie della terra
    Il patto di Dio con Abramo riguarda tutte le famiglie della terra, non è privilegio esclusivo. Si denunciano gli abusi legati al sionismo cristiano, al silenzio delle chiese sulle violenze in Medio Oriente, e si chiede giustizia per tutti i popoli.

  5. Impegno per la pace con giustizia
    Si afferma il ruolo dell’autorità civile per la giustizia, ma si denuncia la complicità con poteri oppressivi. Le chiese sono chiamate a opporsi a ogni sistema che neghi la pace giusta e a promuovere un ordine sociale che rispecchi la liberazione annunciata dal Vangelo.


Dichiarazione – democrazia a rischio – Radicalizing Reformation

Democracy at risk – Radicalizing Reformation

Demokratie in Gefahr – Radicalizing Reformation