Sud Sudan. Tveit: “un’opportunità per la pace che non può essere lasciata cadere”

Roma (NEV) 14 maggio 2014 – L’accordo di pace firmato lo scorso 10 maggio dal presidente sudsudanene Salva Kiir e dal suo oppositore Riek Machar è “un’opportunità per la pace che non può essere lasciata cadere”. E’ quanto ha affermato il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), commentando il risultato dei negoziati di Addis Abeba (Etiopia) che hanno stabilito un immediato cessate il fuoco e la composizione di un governo di transizione in Sud Sudan.

“La situazione rimarrà esplosiva fino a quando la tregua non dispiegherà concretamente i suoi effetti sul campo”, ha dichiarato Tveit. Ai negoziati di Addis Abeba hanno partecipato anche alcuni leader religiosi sudsudanesi, tra i quali l’arcivescovo cattolico Paulino Lukudu Loro, l’Arcivescovo Daniel Deng Bul Yak della chiesa episcopale, e il pastore Samuel Kobia, già segretario generale del CEC e suo inviato speciale per il Sud Sudan. Kobia ha anche rappresentato al tavolo degli accorti la Conferenza delle chiese di tutta l’Africa (CETA).