L’altra metà del cielo. Trent’anni di pastorato femminile nella chiesa battista italiana

E la Chiesa avventista d'Italia propone l'introduzione del pastorato femminile

Roma (NEV), 18 settembre 2013 – E’ dedicato interamente al trentennale del pastorato femminile battista, l’ultimo numero della rivista “Il Seminatore”, trimestrale di evangelizzazione dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). Un numero speciale per ricordare un traguardo non affatto scontato, raggiunto con la storica decisione presa dall’Assemblea dell’UCEBI del 1982. La pubblicazione – tutta al femminile – , oltre a un’introduzione storico biblica della teologa Elizabeth Green, raccoglie le testimonianze di vita e di fede di 12 pastore battiste, tra cui, per citarne solo alcune, quella di Anna Maffei, prima donna a presiedere l’UCEBI; Gabiela Lio, membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI); Lidia Maggi teologa del Servizio istruzione ed educazione (SIE) della FCEI. I battisti italiani seguirono di vent’anni la decisione del Sinodo valdese che già nel 1962, dopo ben 14 anni di discussioni e dibattiti, riconobbe “alle sorelle che siano state chiamate, la piena validità del ministero della Parola”. La prima pastora valdese fu consacrata nel 1967, e nel 1979, in seguito al Patto d’integrazione fra le chiese valdesi e metodiste in Italia, il pastorato fu aperto anche alle donne metodiste. Per quanto riguarda la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), le pastore donne sono in servizio dall’inizio degli anni ’90. Oggi il 30% del corpo pastorale delle chiese membro della FCEI è composto da donne.

Proprio in questi giorni i pastori avventisti d’Italia riuniti per il Convegno nazionale pastorale hanno fortemente sostenuto l’introduzione del pastorato femminile anche nella chiesa avventista, tema che tuttavia, per come è strutturata la Chiesa cristiana avventista del settimo giorno, deve essere dibattuto a livello mondiale. All’unanimità hanno deciso di proporre alla prossima Conferenza generale – massimo organo della Chiesa avventista mondiale che si riunisce ogni 5 anni – un cambiamento di rotta: i pastori avventisti d’Italia chiederanno cioè, che si proceda con l’ordinazione delle donne, e se non si dovesse raggiungere un accordo, che siano lasciate libere le varie unioni e divisioni nazionali di procedere secondo coscienza decidendo per proprio conto.