Il fine vita torna in Parlamento, l’appello dei luterani italiani

Il pastore Heiner Bludau: "il vuoto normativo va riempito"

Heiner Bludau

Roma (NEV), 13 marzo 2017 – “Rivolgo un rispettoso invito ai parlamentari italiani affinché procedano con attenzione ma anche con speditezza all’esame del disegno di legge sul fine vita: è importante che il DDL possa superare rapidamente l’esame della Camera e quello successivo del Senato, affinché una legge in materia venga varata entro la fine della legislatura ponendo così termine a un vuoto normativo pesante per numerose famiglie italiane”. Nel giorno in cui la Camera avvia la discussione del disegno di legge sul testamento biologico, il pastore Heiner Bludau, Decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) si è rivolto con queste parole ai parlamentari italiani, facendo riferimento al “Vademecum per il fine vita da una prospettiva cristiana” che proprio in queste ore la CELI ha reso disponibile sul suo sito ufficiale.

Premettendo che “per noi luterani nessuno all’infuori di Dio può e deve disporre il momento della sua morte” ed escludendo quindi aiuti attivi a morire, quali l’eutanasia e il suicidio assistito, il Vademecum approvato dal sinodo luterano del 23 aprile 2016 su proposta dell’apposita commissione sinodale – indica nelle direttive anticipate di trattamento un modo per non lasciare soli morente, famigliari e medici “proprio quando devono essere assunte decisioni di enorme rilievo”. “In assenza di norme specifiche – afferma il comunicato stampa diramato questa mattina dalla CELI – la giurisprudenza sembra evidenziare una tendenza a riconoscere il diritto di un paziente a dare o rifiutare preventivamente il suo consenso a determinati trattamenti sanitari”. In linea con questa tendenza, e in attesa che il Parlamento riempa il vuoto normativo, il documento della CELI fornisce informazioni pratiche destinate a chi volesse redigere le dichiarazioni anticipate di trattamento, affinché le proprie volontà possano essere rispettate nel momento in cui si fosse impossibilitati ad esprimerle.

Stando alla premessa degli autori, il Vademecum “offre soltanto una prima panoramica del punto di vista luterano su una materia molto complessa e non può, né vuole costituire una consulenza legale”, ma tuttavia non rinuncia ad offrire al pubblico dibattito un coerente orientamento teologico, etico, medico e giuridico.

La Chiesa Evangelica Luterana in Italia, CELI, statutariamente bilingue, italiana e tedesca, è un ente ecclesiastico che attualmente raggruppa 7.000 luterani distribuiti in 15 comunità, dalla Sicilia all’Alto Adige. I suoi rapporti con la Repubblica Italiana sono regolati dalla legge n° 520 del 1995 (Intesa secondo l’art. 8 della Costituzione). La più antica comunità luterana in Italia è quella di Venezia, risalente alla Riforma attuata dal monaco agostiniano Martin Lutero nel 1517.

Il “Vademecum per il fine vita da una prospettiva cristiana” è scaricabile da questo indirizzo web.