Gli organismi ecumenici internazionali piangono le vittime di San Pietroburgo

Roma (NEV), 4 aprile 2017 – La Conferenza delle chiese europee (KEK) ha espresso il proprio dolore per le vittime dell’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo che è costato la vita a 14 persone, lasciandone molte altre ferite. “Ancora una volta – ha detto Heikki Huttunen, segretario generale dell’organizzazione ecumenica continentale –  una grande città europea è stata colpita dalla stessa violenza che colpisce tante altre parti del mondo. Mentre ci prepariamo a celebrare il mistero delle sofferenze e della resurrezione del Nostro Salvatore, siamo rafforzati nella nostra speranza e nei nostri sforzi di costruire, insieme a tutte le persone di buona volontà, la pace, la fiducia, e la condivisione nei nostri quartieri, nelle nostre città, nei nostri paesi e certamente nel mondo intero”.

Nel condannare questo atto di violenza, la KEK ha inviato le condoglianze alle proprie chiese membro in Russia: la Chiesa ortodossa russa, la Chiesa evangelica luterana d’Ingria in Russia, e l’Unione delle chiese cristiane evangeliche battiste in Russia. “Insieme alle vittime in Russia – ha aggiunto Huttunen -, ricordiamo e preghiamo per le persone che in altri luoghi hanno vissuto la stessa violenza, tra questi l’Egitto, il Pakistan e l’India.

Una condanna dell’attentato di San Pietroburgo è stata espressa anche dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). “Ancora una volta persone innocenti sono rimaste vittima di un atto vile e brutale che le ha colpite nella loro quotidianità. Esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime e al popolo di San Pietroburgo e dell’intera Russia”, ha dichiarato in un comunicato stampa il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC. Già ieri il CEC era intervenuto con un twitter di solidarietà alle vittime dell’attentato.