Roma (NEV/LWF), 18 maggio 2016 – In riferimento ad un’eventuale chiusura di Dadaab – il più grande campo profughi del mondo con oltre 600mila persone scappate in larga parte dalla vicina Somalia – paventato recentemente dal governo keniota, forte preoccupazione è stata espressa dalla Federazione luterana mondiale (FLM), che sin dagli anni ’90 gestisce in collaborazione con l’UNHCR ampi spazi del campo. Insieme ad altre 11 organizzazioni non governative la FLM ha lanciato un appello al governo keniota affinché riconsideri l’intenzione di chiudere il campo-città: “Sgombrarlo significherebbe aumentare i rischi per migliaia di profughi e richiedenti asilo, in maggioranza donne, bambini e minori non accompagnati”, si legge nell’appello lanciato lo scorso 10 maggio. Il segretario generale della FLM, pastore Martin Junge, contestualmente ha voluto sottolineare come nei decenni il Kenya ha sempre onorato gli obblighi internazionali in materia di accoglienza per chi fugge da guerre e conflitti, e da disastri ambientali. Inoltre ha assicurato il sostegno immodificato della FLM nella protezione dei rifugiati, mentre alla comunità internazionale ha chiesto maggiori sforzi finanziari e di condivisione delle responsabilità.