Roma (NEV), 21 dicembre 2016 – Anche quest’anno l’Esercito della Salvezza (EdS) regalerà un sorriso natalizio. Grazie all’iniziativa “Angel Tree”, che come l’anno scorso l’EdS ha lanciato in anticipo sulle Feste, circa duecento bambini di famiglie a basso reddito avranno comunque il loro regalo sotto l’albero. “I doni – spiega la tenente colonnella Anne-Florence Tursi, presidente dei ministeri femminili in Italia – sono stati realizzati sulla base dei desideri dei bambini, grazie all’aiuto ricevuto da altre famiglie della nostra rete che hanno contribuito all’acquisto. Per quanto riguarda i cento bambini della capitale un grazie particolare va all’ACEA, che ha risposto immediatamente alle richieste dell’EdS con un generoso contributo e che ci ha permesso di accogliere tutte le richieste pervenuteci”. “Angel Tree” è un progetto realizzato nella maggior parte dei 128 paesi del mondo in cui opera l’EdS. A Roma il momento clou sarà nel pomeriggio di domani a partire dalle 17, quando presso la sede dell’EdS in via degli Apuli le famiglie ritireranno i desiderata dei propri piccoli. “I bambini non sapranno mai che quel regalo proviene da un donatore – spiega Anne-Florence Tursi –, in questo modo garantiamo un doppio sorriso: al bambino, che vede realizzato un suo desiderio, e alla famiglia, cui restituiamo un po’ di dignità in un momento di crisi economica”. Alla consegna dei doni alle famiglie saranno presenti la presidente del secondo municipio, Francesca Del Bello, la presidente di ACEA Catia Tomasetti, il presidente dell’EdS, colonnello Massimo Tursi.
Come ogni anno, il Natale di solidarietà dell’EdS tenderà la mano anche a migranti ed emarginati. “Oltre alle regolari uscite anti-freddo – conclude la tenente colonnella – stiamo organizzando cene di Natale aperte presso tutte le nostre sedi e tre feste a favore dei rifugiati: una presso il centro di accoglienza di Atena Lucana (Salerno), una in Sicilia a Castelvetrano e una a Torre Pellice (Torino). Ancora una volta, cogliamo il Natale come un’occasione per testimoniare che è possibile mettere insieme no profit e aziende per rispondere ai bisogni e anche ai desideri di tante persone”.