Nel corso dell’ultima Assemblea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), nel dicembre del 2015, i delegati delle chiese membro – battisti, luterani, metodisti, valdesi, dell’Esercito della Salvezza e di alcune chiese libere – hanno approvato un nuovo Statuto che modifica la struttura della Federazione. L‘Assemblea è passata dai 120 delegati di chiese a 25 delegati; in carica per tre anni, si riunisce almeno due volte l’anno con il compito di determinare le linee generali di lavoro, esaminare l’operato dell’organo esecutivo, indicare le coperture economiche, approvare i bilanci e ogni tre anni eleggere il presidente dell’organo esecutivo e i suoi 6 membri, nonché il Collegio dei revisori.
Nella stessa occasione è stata istituita l’Assise generale della Federazione, un’istanza che si riunisce ogni tre anni e che raduna delegati del protestantesimo storico e non, con lo scopo di promuovere momenti di incontro, dibattito e spiritualità, ma anche di deliberare su principi generali a cui l’Assemblea della FCEI si ispirerà per il suo lavoro.
Questi, nel dettaglio, i compiti dell’Assise:
- esaminare e dibattere sulle attività svolte dalla Federazione nel triennio precedente sulla base di una relazione presentata dal Consiglio, formulando raccomandazioni, osservazioni, proposte;
- esaminare e dibattere temi e problemi di carattere generale del Protestantesimo in Italia e nel mondo;
- esaminare e dibattere temi e problemi spirituali, sociali, etici e di attualità;
- promuovere l’incontro e lo scambio fraterno con le diverse componenti dell’evangelismo in Italia, tra l’altro attraverso l’organizzazione di momenti di lode e confronto non necessariamente finalizzati alla produzione di deliberazioni;
- deliberare gli indirizzi generali ai quali si dovranno ispirare le decisioni e le attività dell’Assemblea e del Consiglio nei successivi tre anni;
- indirizzare i competenti organi dello Stato o di altre Pubbliche amministrazioni appelli, istanze, ordini del giorno.