Piano d’azione per la giustizia ecologica

Lanciata ieri a Ginevra presso la sede del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) la pubblicazione curata da Norman Tendis, recentemente scomparso nell’incidente dell’Ethiopian Airlines. “Che sia attivismo o profezia, dobbiamo spingere i nostri governi affinché adottino politiche nazionali e internazionali a sostegno di stili di vita equi e sostenibili”

Foto CEC / Ivars Kupcis

Roma (NEV), 13 marzo 2019 –  “Il modo in cui interagiamo con l’economia e la creazione – non solo come individui, ma anche come congregazioni, comunità e chiese – è fortemente connesso con le nostre convinzioni di fede” scriveva così Norman Tendis, recentemente scomparso nell’incidente dell’Ethiopian Airlines, nella prefazione della pubblicazione intitolata “Piano d’azione per le congregazioni, le comunità e le chiese per un’economia di vita e la giustizia ecologica”.

“Vogliamo agire localmente e pensare globalmente – si legge ancora nella pubblicazione –. Per quanto importanti, i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti. Quando iniziamo a implementare i cambiamenti nei nostri contesti, la nostra voce sarà più forte e credibile, promuovendo una trasformazione del sistema in senso più ampio. Che sia attivismo o profezia, dobbiamo spingere i nostri governi affinché adottino politiche nazionali e internazionali a sostegno di stili di vita equi e sostenibili”.

Foto CEC / Ivars Kupcis

Il piano d’azione è stato presentato ieri nella sede del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) a Ginevra, proprio in memoria di Norman Tendis, fra le 157 vittime dell’incidente del volo Ethiopian Airlines, precipitato ad Addis Abeba lo scorso 10 marzo. Consulente del programma “Economia di vita” del CEC, nonché pastore della Chiesa evangelica luterana di Augusta, in Austria, Tendis si stava recando a Nairobi, in Kenya per la conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente, alla quale avrebbe dovuto relazionare sull’impegno delle chiese per l’ambiente e la giustizia climatica.

“L’11 marzo abbiamo presentato il piano d’azione all’assemblea dell’ambiente dell’ONU durante un evento parallelo intitolato ‘Chiese e comunità eco-eque: modelli di vita giusti e sostenibili’ nel corso dell’iniziativa ‘Fede per la terra’ – ha dichiarato Athena Peralta, dirigente del programma CEC per l’economia e la giustizia ecologica, coautrice con Tendis della pubblicazione – . Mentre soffriamo perché ci mancano la sua presenza e la sua voce, sappiamo che Norman sarebbe stato felice di sapere che il piano d’azione che ha contribuito a sviluppare ha stimolato un ricco scambio di pratiche ispirate da diverse tradizioni di fede. È una guida e un invito per noi, come istituzioni e comunità di fede, a mettere al centro delle nostre vite e delle nostre attività quotidiane la giustizia economica ed ecologica per agire la trasformazione”.

Foto CEC / Ivars Kupcis

Al lancio di Ginevra hanno partecipato, fra gli altri, il segretario generale del CEC, pastore Olav Fykse Tveit, il team CEC per l’economia di vita e la giustizia ecologica, in collegamento anche con rappresentanti in Kenya, Svezia, Grecia, Brasile, e la vice segretaria del CEC Isabel Apawo Phiri che ha ricordato Tendis con queste parole: “Siamo tutti stati colpiti dal suo entusiasmo per il suo lavoro. Era un uomo con una missione. Già metteva in atto le strategie del piano a livello di congregazione. Sapeva di avere un messaggio da condividere per il movimento ecumenico”. Ancora sotto shock per la perdita del pastore Norman Tendis, il CEC ha voluto così onorarne l’eredità di impegno per la giustizia economica ed ecologica.

Il piano d’azione è suddiviso in 5 capitoli che propongono una serie di azioni e strumenti concreti: vivere secondo il patto di alleanza con Dio e la creazione (supportando e praticando agricoltura su piccola scala, creazione di giardini comuni, sostenere l’accesso ad acque pulite); energia rinnovabile e protezione del clima (monitorare i consumi energetici, scegliere energie rinnovabili, promuovere mobilità sostenibile e adottare comportamenti su energia e materiali con consapevolezza); consumo giusto e sostenibile (comprare equo solidale, ecologico e locale, ridurre i rifiuti e gli sprechi, riutilizzare e riciclare); economie di vita (creare luoghi di interazione senza denaro, praticare modelli di economia alternativa, praticare finanza etica); fare rete (nominare referenti per la giustizia economia ed ecologica nelle chiese, prendere parola sulle questioni ecologiche ed economiche nelle nostre comunità e oltre).

Per scaricare il “Piano d’azione per le congregazioni, le comunità e le chiese per un’economia di vita e la giustizia ecologica” clicca qui: Piano giustizia economica Roadmap inglese.