Trent’anni senza Sandro Pertini, il presidente partigiano

Era lui il Capo dello Stato nel momento in cui fu firmata dalla chiesa valdese l'intesa in attuazione dell’articolo 8 della Costituzione, il primo "patto" tra la repubblica italiana e una confessione religiosa

Roma (NEV), 24 febbraio 2020 – Il 24 febbraio 1990, trent’anni fa, moriva Sandro Pertini. Un presidente partigiano che ha fatto la storia del paese e ha contribuito in modo decisivo anche alle relazioni tra chiese protestanti e Stato. Era lui infatti il Presidente della Repubblica nel momento in cui fu firmata dalla chiesa valdese l’Intesa in attuazione dell’articolo 8 della Costituzione, il primo “patto” tra lo Stato italiano e una confessione religiosa.

Il 28 agosto del 1984 entrò in vigore in Italia quello storico accordo tra lo Stato Italiano e le Chiese Valdese e Metodista, firmato a Palazzo Chigi il 21 febbraio, approvato dal Parlamento e firmato dal presidente Pertini l’11 agosto a Selva di Val Gardena. Il capo del governo era Bettino Craxi, il moderatore della Tavola Valdese Giorgio Bouchard. Furono riconosciuti i matrimoni, ma anche la presenza dei pastori negli ospedali e nelle carceri.

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