Report globale infanzia riconosce ruolo delle chiese per protezione bambini

Roma (NEV) 2 luglio 2020 – Nel mondo 1 bambino su 2 soffre di qualche forma di violenza, ogni anno, per un totale di 1 miliardo di bambini.

Roma (NEV) 2 luglio 2020 – Nel mondo 1 bambino su 2 soffre di qualche forma di violenza, ogni anno, per un totale di 1 miliardo di bambini. 300 milioni di bambini e bambine fra i 2 e i 4 anni subiscono violenze psicologiche e/o punizioni corporali. 1 bambino su 4 di età inferiore ai 5 anni vive con una madre vittima di violenza. I numeri su bullismo, contatti sessuali forzati, abusi emotivi e fisici, aggressioni, tentati suicidi, e su quanto questo tipo di esperienze possono condizionare questi bambini nel loro futuro da adulti, con un maggiore rischio di diventare anche loro perpetratori o vittime di violenza, sono allarmanti.

I costi economici delle conseguenze a vita della violenza contro i bambini sono stimati negli Stati Uniti in 228 miliardi ogni anno, solo per i maltrattamenti sui minori; in Sudafrica in 13,5 miliardi di dollari per tutte le forme di violenza contro i bambini.

Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal rapporto globale sulla prevenzione della violenza contro i bambini presentato da UNICEF, OMS, UNESCO e dalla rappresentanza speciale delle Nazioni Unite contro la violenza sui bambini e della rete per la fine della violenza, di cui fa parte il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).

Lo scorso 26 giugno il CEC ha partecipato al lancio del rapporto; nel corso dell’iniziativa, il consulente senior del CEC per i diritti dei minori, Frederique Seidel, ha evidenziato come i leader e le comunità religiose proteggono i bambini dalla violenza.

“Per molti bambini, le comunità religiose rappresentano un rifugio dove trovano supporto morale e concreto” ha affermato Seidel durante l’evento online che ha visto la partecipazione di oltre 2.500 persone da tutto il mondo. Tra gli esempi che attestano il ruolo decisivo delle chiese nella protezione dei bambini sono state citate l’iniziativa “Faith and Positive Change for Children” (fede e cambiamento positivo per l’infanzia) guidata da UNICEF e dalla Joint Learning Initiative on Faith & Local Communities e la campagna “Out of the Shadows” (fuori dall’ombra) per prevenire la violenza sessuale contro i bambini.

Un altro elemento critico evidenziato da Seidel riguarda le questioni climatiche che contribuiscono alla violenza contro i bambini. In risposta a ciò “molti leader religiosi esortano a disinvestire dai combustibili fossili come imperativo morale, ad esempio attraverso l’Operazione Noè” ha dichiarato.

Il rapporto raccoglie e analizza le attività di 1.000 decisori, fornendo un’istantanea dei progressi dei paesi verso obiettivi globali. Il rapporto parla anche di covid-19 e del suo impatto sui bambini. Le misure di isolamento della pandemia hanno portato in tutto il mondo a un aumento della violenza e degli abusi, anche domestici, e il rapporto ne evidenzia gli effetti sull’infanzia.

Il rapporto è disponibile in inglese, cinese, francese, russo e spagnolo.

Nelle 352 pagine del dossier si parla dello stato globale dell’infanzia, di prevenzione e gestione dei fenomeni di violenza e abuso nel mondo, di piani di azione nazionali e di collaborazioni interdisciplinari, nonché delle strategie di implementazione della protezione dell’infanzia e del contrasto alle violenze, sia dal punto di vista normativo che educativo, anche attraverso il supporto alle famiglie, all’istruzione, la formazione rivolta alle figure genitoriali, ai caregiver, in tutti i sistemi coinvolti per sicurezza delle bambine e dei bambini. Nel capitolo 4, raccomandazioni e conclusioni, a cui segue la raccolta dei dati, con allegati che trattano di statistiche per paese e per area tematica.