Case valdesi, un altro turismo è possibile

Hotel e foresterie in tutta Italia hanno ripreso l'attività, dopo il lockdown. E puntano su sostenibilità, solidarietà e un modo diverso di viaggiare (a prezzi molto economici)

La facciata di Palazzo Cavagnis, la casa valdese di Venezia (foto di Barbara Battaglia)

Roma (NEV), 3 agosto 2020 – Nell’estate del turismo di prossimità, delle proposte all’insegna del distanziamento sociale ma anche del rispetto per l’ambiente e della valorizzazione del territorio, c’è un altro modo possibile per andare in vacanza: le case valdesi.

Hotel e foresterie da nord a sud, gestiti dalla Diaconia Valdese, che mettono al centro della loro accoglienza la solidarietà e la sostenibilità. E che hanno riaperto i battenti dallo scorso giugno.

Dalla finestra di una camera tripla di Palazzo Cavagnis (foto di Barbara Battaglia)

Le case valdesi gestite dalla Diaconia Valdese sono 8: dai luoghi d’arte come Venezia, Roma e Firenze, al mare dell’Isola d’Elba, alle strutture di Pietra Ligure e Vallecrosia, alla campagna di Reggello che fa parte della città metropolitana del capoluogo toscano, fino alle valli valdesi con la foresteria di Torre Pellice. In provincia di Torino, sempre nelle valli valdesi, ci sono anche l’ostello Villa Olanda, gestito dalla Diaconia Valdese Valli, e il centro ecumenico di Agape. In Sicilia le strutture ricettive valdesi sono a Riesi e a Palermo.

In tutti i centri sono state prese misure specifiche per il distanziamento sociale e l’igienizzazione degli spazi, nel rispetto di tutti i provvedimenti vigenti rispetto al coronavirus.

I costi dei soggiorni sono molto convenienti (e la maggior parte delle strutture accetta i bonus vacanze) e ciò dipende proprio dalla loro mission: che non è il profitto tout court, ma in primis la solidarietà.

Le strutture valdesi gestite dalla Diaconia sostengono infatti economicamente i servizi assistenziali della Diaconia stessa che si rivolgono a bambini, giovani, diversamente abili, anziani e migranti.
Essendo strutture senza scopo di lucro, eventuali utili derivanti dall’attività di accoglienza sono destinati a interventi nel sociale. Inoltre, per ogni ospite che pernotta presso una delle case valdesi, le strutture contribuiranno con 1 euro alla realizzazione delle attività del progetto chiamato “1 euro per”, grazie al quale si promuovono ad esempio interventi di accoglienza e supporto a richiedenti asilo e rifugiati.

L’esterno dell’Ostello Villa Olanda, in Val Pellice (Torino)

Quanto alla tutela delle risorse naturali, la Diaconia ha assunto un impegno preciso: le sue strutture, come si legge sul sito www.casevaldesi.it, sono all’insegna del turismo responsabile, ideali dunque per chi cerca vacanze ecosostenibili in Italia. Gli alberghi e le case vacanza pongono particolare attenzione alla valutazione dell’impronta ecologica della loro attività e si impegnano dove possibile a ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

A Casa Cares a Reggello, ad esempio, sono stati installati pannelli fotovoltaici, per ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

C’è molto altro da scoprire, all’interno e intorno alle foresterie valdesi, che promuovono uno stile di vacanza ovviamente sobrio ed essenziale: davvero un altro modo di intendere il turismo, solidale e partecipativo, che forse quest’anno più che mai merita di essere valorizzato.

 

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