AAA donne bielorusse

Pubblichiamo la nota di Cristina Arcidiacono, pastora evangelica battista, andata in onda durante la trasmissione “Culto evangelico” – rubrica “Finestra aperta”, su Radio RAI 1, domenica 27 settembre 2020

foto di Jana Shnipelson, unsplash.com

Roma (NEV), 28 settembre 2020 – Se digito su google “Bielorussia” e “donne”, appare per primo il link di una agenzia matrimoniale che avvisa gli uomini italiani della presenza di più di 300 ragazze bielorusse da scegliere per eventuali matrimoni.

Eppure, le donne bielorusse in questo momento sono punti di riferimento per l’opposizione al regime di Alexander Lukaschenko, presidente da 25 anni e rieletto in agosto con il 90% dei voti, per la sesta volta consecutiva. I candidati dell’opposizione erano stati precedentemente eliminati, con l’arresto. Unica candidata accettata da Lukaschenko è stata Svetlana Tichanovskaja, il cui marito, già leader dell’opposizione è nelle mani del regime. Una donna considerata dall’attuale presidente, insignificante, accusata di non avere esperienza politica, poi denominata “serpe”, dallo stesso Lukashenko, nel momento in cui ha denunciato i brogli elettorali. Adesso è in esilio fuori dalla Bielorussia.

Un’altra serpe, nemica del potere, è la musicista Maria Koleshnikova, trentottenne, scomparsa recentemente, rapita da agenti del governo, considerata nemica del paese per aver denunciato gli abusi e le torture del regime che si sta rivelando sempre più violento. Le ultime notizie sono che Maria Koleshnikova si trovi in un campo di detenzione di Minsk, dopo aver strappato il proprio passaporto per non essere esiliata e fatta espatriare in Ukraina.

I telegiornali ci presentano anche un’altra donna, la settantatreeene, bisnonna, Nina Baginskaja, che protesta contro il regime dal 1995, data delle prime elezioni di Lukaschenko.

In Italia l’associazione che riunisce le persone Bielorusse residenti nel nostro paese è anch’essa guidata da una donna, Ekaterina Ziuziuk. Dopo le elezioni del 9 agosto, la violenza con la quale il regime ha reagito contro le manifestazioni pacifiche ha fatto aumentare il numero degli iscritti all’associazione, che si batte per mantenere viva l’attenzione sulla Bielorussia e impedire così al regime di Lukaschenko di continuare impunemente le violenze, i pestaggi, gli arresti e le torture contro i manifestanti.

Anche nella Bibbia le donne non sono immediatamente riconosciute come soggetti autorevoli: nelle Scritture vi è una certa politica di discredito delle donne, legittimata da una società e da una cultura che le considerava insignificanti quando non peccatrici. Eppure la promessa di Dio si serve proprio della discontinuità e della sorpresa che le donne possono generare: dalle levatrici ebree in Egitto, del libro dell’Esodo, che arrivano tardi e non possono sottrarre e uccidere i nati alle donne ebree, come aveva ordinato Faraone, alla donna Siro fenicia del vangelo di Marco, che resiste al no di Gesù e la cui fede sarà preludio di una missione senza confini. Questo sconfinare, andare oltre i confini anche di leggi ritenute ingiuste, è lo sconfinare delle donne che oggi in Bielorussia lottano per la vita e la democrazia.