Roma (NEV), 8 marzo 2021 – Finisce oggi una visita storica, “che cerca di sanare le ferite della popolazione sofferente del Medio Oriente, in particolare dell’Iraq”. Così il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente commenta il viaggio del Pontefice, terminato questa mattina, con la partenza di Papa Francesco alla volta di Roma. Il Segretario Generale del Consiglio, Michel Abs, ha dichiarato in un comunicato che la visita del Papa, “il Pontefice della fratellanza umana, arriva in uno dei momenti più critici della storia moderna. Questa visita è un segno di amore e guarigione. È un richiamo alla fermezza di fronte all’oscurantismo, alla violenza e all’annientamento”.
Per il Segretario generale del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente la visita del Pontefice in Iraq rappresenta una notizia attesa da tempo, sia a livello politico che religioso, poiché gli incontri del Papa “includeranno tutti i componenti della società irachena”. È per tanto “un momento di riconciliazione tra fratelli in una società ricca di risorse e di innovazione, dopo che erano stati alienati l’uno dall’altro da guerre e trasformazioni globali. La visita di papa Francesco può costituire senza dubbio un cambio di passo nei rapporti tra le varie componenti di una società unificata, ma annegata nelle sabbie mobili degli interessi internazionali”.
Il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, si legge nella conclusione della nota, “ritiene che questa visita benedetta sia in armonia con i suoi obiettivi di istituzione che ha cercato, sin dal suo inizio mezzo secolo fa, di riunire persone e gruppi di varie affiliazioni. Possa il Signore benedire questa visita e benedire coloro che l’hanno cercata, organizzata e che l’accompagneranno affinché porti frutto, perché il Creatore benedice tutti coloro che avvicinano i cuori e si sforzano di diffondere l’amore e stabilire una cultura di pace”.
L’aereo di Papa Francesco per il ritorno a Roma è decollato questa mattina dall’aeroporto internazionale di Baghdad, a conclusione della storica visita di tre giorni del pontefice nel Paese. A salutare il Papa il presidente della Repubblica iracheno, Barham Salih. L’arrivo del Pontefice è previsto a Ciampino in tarda mattinata. “Terrorismo e morte non hanno mai l’ultima parola”, ha detto ieri fra le macerie di Mosul. E dal Pontefice la “carezza della vicinanza” ai cristiani che insieme ad altre minoranze hanno subito le persecuzioni dell’Isis.
Il Consiglio delle chiese del Medio Oriente riunisce quattro famiglie di chiese nella regione – ortodossa, ortodossa orientale, evangelica e cattolica – e riunisce 27 chiese membro provenienti da 8 paesi in Medio Oriente e nella regione del Nord Africa. Rafforzando la presenza e la testimonianza cristiane in Medio Oriente, il consiglio si pone come costruttore di ponti tra le chiese del Medio Oriente e le chiese di tutto il mondo e contribuisce alla comune voce cristiana nella regione. Nel 2018, Souraya Bechealany è stata la prima donna nominata segretaria generale.