Chiese per i migranti in Europa: possiamo salvare un altro milione di persone

Bisogna gestire le migrazioni, dicono le chiese. Servono passaggi sicuri, cooperazione, solidarietà, integrazione. Occorre inoltre “sfidare gli attori politici e i media che promuovono la paura, l'odio, il razzismo e il pregiudizio e, dove necessario, revocare loro il sostegno nelle elezioni, con disinvestimenti e boicottaggio”

Dettaglio di copertina di una delle pubblicazioni della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) - fonte https://www.ceceurope.org/wp-content/uploads/2015/07/2016-01-08-Mapping_Migration_2015_Online__lo-res___2_.pdf

Roma (NEV), 21 ottobre 2021 – “L’immigrazione esiste e resterà. È meglio che ci prepariamo”. Questo, in sintesi, è il senso del messaggio dell’Assemblea generale della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME). Riunitasi dal 14 al 16 ottobre, a Bruxelles, l’Assemblea rappresenta oltre 40 Chiese, Consigli di Chiese e organizzazioni da tutta Europa.

La CCME ha espresso tutta la sua preoccupazione: “Il mondo negli ultimi mesi ha seguito con shock, disperazione e rabbia la situazione delle persone disperate che hanno cercato di fuggire dall’Afghanistan”. Si parla inoltre di Lesbo e Moria, dei morti nel Mediterraneo e dei muri a Oriente e Occidente. I discorsi e le azioni delle politiche europee in materia di asilo e migrazioni sono considerati poco efficaci, ma “Insieme, possiamo salvare (di nuovo) un milione di persone vulnerabili in Europa”, afferma la CCME.

L’invito è rivolto a tutti gli europei, alle istituzioni e alle chiese di tutta Europa. Dobbiamo “proteggere un milione di rifugiati e migranti vulnerabili e portarli in Europa”. Un messaggio che evidenzia le buone pratiche recenti, che hanno permesso a un milione di persone di trovare protezione in Europa dal 2015.

L’appello delle Chiese per i migranti in Europa

Nell’appello si chiede anche di porre fine alla criminalizzazione dell’aiuto umanitario. Si sottolinea l’importanza dell’impegno in chiave interculturale, interreligiosa ed ecumenica, per il superamento e la gestione creativa dei conflitti. Fra le parole chiave: passaggi sicuri, cooperazione, solidarietà, bene comune, integrazione. Infine, occorre “sfidare gli attori politici e i media che promuovono la paura, l’odio, il razzismo e il pregiudizio e, dove necessario, revocare loro il sostegno (nelle elezioni, con disinvestimenti e boicottaggio).

Assemblea generale della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME). 14-16 ottobre 2021, Bruxelles

La CCME denuncia la tendenza dei paesi europei a “tenere rifugiati e migranti fuori o alla frontiera”, nonché le pratiche messe in essere in molte frontiere esterne all’Europa, che di fatto impediscono l’accesso alla protezione internazionale di rifugiati e richiedenti asilo.

L’Assemblea generale chiede dunque passaggi sicuri per i migranti. Il moderatore della Commissione delle chiese per i migranti in Europa, Goos Minderman, dichiara: “Il sostegno per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo è molto presente e fruttuoso tra le chiese locali e regionali e tra la società civile presente in molte nazioni d’Europa. Le politiche migratorie attuali, tuttavia, stanno portando alla costruzione di centinaia di chilometri di recinzione e di muri, per tenere fuori persone che chiedono aiuto. Siamo dunque chiamati a formare nuove coalizioni tra le chiese e tra coloro che invece desiderano abbattere queste barriere e questi muri in Europa”.

Leggi qui il messaggio finale in lingua inglese