Battisti ucraini, rispondere alla guerra “con compassione”

La federazione dei battisti europei invia settimanalmente degli aggiornamenti a partire da quanto raccontano i rappresentanti delle chiese battiste ucraine, a proposito di come si sta vivendo nel Paese durante il conflitto

Záhony, Hungary, March 2022 10 March 2022, Záhony, Hungary: A town of some 3,500 residents, Záhony has become a key border crossing for Ukrainians going to Hungary, particularly by train. Záhony residents support incoming refugees in a variety of ways, and a local high school has been repurposed to serve as a temporary centre for accommodation with a capacity for 250 refugees, as they pass through the town on their way onward into Hungary or other neighbouring countries. Following the beginning of the Russian invasion of Ukraine on 24 February, more than 200,000 people have crossed the border from Ukraine into Hungary, to seek refuge from war and an increasingly desperate humanitarian situation. LWF member churches and partners can use this photo in their communication about the war in Ukraine. It cannot be uploaded to a media bank. The following credit must be given upon publication: Photo: LWF/Albin Hillert

Roma (NEV), 24 marzo 2022 –  “Sono solo un insegnante e un sacerdote. La mia missione è incoraggiare, giocare con i bambini, scrivere poesie, confortare, pregare ed essere semplicemente vicino alle persone che sono qui”. Così il pastore battista Aleksandr Vyalov ha spiegato su facebook la sua scelta di rimanere in Ucraina, a Kharkiv, la seconda città per popolazione dopo la capitale Kiev, nella parte orientale del Paese.

La Federazione europea battista, come si legge in questo articolo su The Baptist Times, è in “stretto contatto con l’Unione delle Chiese dei battisti cristiani evangelici ucraini” e invia bollettini settimanali di aggiornamento su quanto sta accadendo.

“I battisti ucraini – si legge nell’ultimo report – convivono da tempo con la realtà della guerra e si sono purtroppo preparati alla possibilità che peggiori. Dopo l’invasione del 24 febbraio, molte chiese sono diventate centri di accoglienza e l’Unione battista sta lavorando per coordinare la distribuzione degli aiuti. I nostri fratelli e sorelle in Ucraina continuano a rispondere alla guerra nel loro paese con compassione e a cuore aperto. 600 chiese stanno rispondendo attivamente ai bisogni di coloro che fuggono, con rifugi in tutto il paese, inclusa una piccola chiesa a Yaltushkiv che ospita quasi 800 persone ogni giorno. Mentre le scorte alimentari locali iniziano a diminuire, i Battisti ucraini hanno organizzato centri logistici pronti a ricevere e distribuire aiuti. In risposta alla situazione di approvvigionamento sempre più disastrosa, il Centro di coordinamento dei battisti ucraini sta lavorando da Leopoli per creare magazzini di distribuzione degli aiuti nell’Ucraina orientale e centrale. Sempre a Leopoli, i volontari battisti hanno aiutato a erigere due ospedali mobili – continua il rapporto – dove i pastori battisti locali forniranno sostegno spirituale e psicologico ai pazienti e al personale, oltre a offrire formazione ad altri per fornire tale supporto”.

300 persone, inoltre, secondo quando riportato dal notiziario battista, si stanno attualmente rifugiando nel seminterrato della chiesa centrale di Mariupol, con altre 300 persone in un’altra chiesa del centro città.