EffettoBibbia. La parabola di Giobbe, un giusto messo alla prova

La consueta rassegna culturale bergamasca si è aperta con una prolusione del pastore Peter Ciaccio

Un'immagine dal film "Le mele di Adamo", tratta da www.teodorafilm.com

Roma (NEV), 28 aprile 2022 – Si è aperta il 26 aprile la rassegna EffettoBibbia, quest’anno con il titolo “La parabola di Giobbe, un giusto messo alla prova”. Otto giorni di film, dibattiti, letture e musica.

Il pastore Peter Ciaccio, esperto di cinema nonché componente del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha aperto EffettoBibbia con una prolusione dedicata alla figura di Giobbe nel cinema. Ciaccio ha inoltre introdotto la visione del primo film proiettato in occasione della rassegna “Le mele di Adamo”, di Anders Thomas Jensen (Danimarca, 2005).

Prolusione di Peter Ciaccio

“La Bibbia è una biblioteca di immagini. Giobbe è uno dei libri più immaginifici – ha esordito Peter Ciaccio –. Tecnicamente il cinema è figlio della pittura e della fotografia, ma l’anima del cinema è la letteratura, in particolare il romanzo dell’Ottocento”. Il cinema, come il romanzo ottocentesco, esplora il male nelle sue forme. Molti i riferimenti che in modo più o meno esplicito ci riconducono a Giobbe e, in generale, alla questione del “male”, della debolezza dell’essere umano, della fede. Ciaccio ha citato Charles Dickens, Fëdor Dostoevskij, Alessandro Manzoni, e poi Stanley Kubrick, Terrence Malick: “In Kubrick c’è esplicitamente Nietzsche. La scimmia che prende consapevolezza e diventa uomo, che a sua volta prende consapevolezza e diventa oltre-uomo o super-uomo. In Malick c’è, invece, abbastanza nascosto il suo amato Heidegger. L’uomo nasce super-uomo e diventa uomo nello scontro con la realtà, scontro dal quale esce distrutto”. Nel suo intervento, Ciaccio ha cucito insieme critica cinematografica e testo biblico, anche attraverso la lettura di alcuni brani del libro di Giobbe. E ha parlato di “Dio nascosto”. Un Dio che si nasconde a Giobbe, e un Dio nascosto secondo Carl Theodor Dreyer, Robert Bresson, Ingmar Bergman, Andrei Tarkovskij e tanti altri. “Immagini, tante immagini – ha detto ancora il pastore Ciaccio – scaturiscono tutte dalla domanda sulla fede di Giobbe. Vale la pena credere in Dio? E se non vale credervi, allora forse che Dio non esiste?”. Le domande rappresentano il tentativo di superare le dicotomie fra realtà e istituzioni, bene e male, fede e rinnegamento. Il dubbio atroce è: “E se Dio mi odiasse, e se non esistesse, che cosa ci sto a fare qui su questa terra?”. Una risposta possibile è che Dio è Dio, e non la nostra proiezione di Dio, ha concluso Ciaccio.


EffettoBibbia è organizzata e promossa dal Comitato per la cultura biblica di Bergamo, che riunisce ACLI, Centro Culturale delle Grazie, Centro Culturale Protestante, Fondazione Serughetti La Porta, Gruppi di lettura continua della Parola di Dio, Ufficio per l’Apostolato biblico della Diocesi di Bergamo. Scarica qui la locandina.