A Kiev per una pace giusta

Una delegazione di religiosi di diverse confessioni in visita nella capitale ucraina, domani, 24 maggio

Roma (NEV), 23 maggio 2022 – Una delegazione ecumenica a Kiev, domani, martedì 24 maggio, per la pace. Il programma prevede momenti di preghiera all’aperto, accompagnamento pastorale e distribuzione di aiuti umanitari oltre ad incontri con realtà impegnate per la pace, responsabili religiosi e leader politici.

Lo scorso marzo, Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, ha lanciato un appello ai responsabili religiosi invitandoli nella capitale: “Chiedo alle guide spirituali del mondo intero di prendere posizione, adempiendo alla funzione che spetta loro e assumendo con fierezza la responsabilità della loro religione al servizio della pace”, aveva detto Klitschko. “… di venire a Kiev per mostrare la loro solidarietà con il popolo ucraino, testimoniare la loro compassione e riunirsi in questo spirito di armonia di cui il mio Paese e il mondo intero hanno tanto bisogno. Facciamo di Kiev la capitale dell’umanità, della spiritualità e della pace”. Di qui la risposta all’appello di Klitschko.

La reverenda emerita Jo Bailey Wells, vescovo anglicano di Dorking nel Regno Unito, fa parte della delegazione come rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury. “Sono onorata di aver ricevuto l’invito a raggiungere Kiev per pregare a favore della pace. Far udire la nostra aspirazione profonda nel segno della dipendenza da Dio – per poi operare con spirito di iniziativa e di solidarietà in risposta – è la via che Gesù ci ha insegnato per pregare affinchè “venga il Tuo regno”. Non c’è nel mio cuore, in questo momento, preghiera più grande di quella per la pace e la giustizia in Ucraina. Sarà per me un privilegio immenso poter offrire questa preghiera nell’ “occhio del ciclone” con un gruppo interconfessionale di responsabili religiosi che sono – nonostante le nostre differenze ma anche in ragione delle nostre differenze – del tutto determinati a unirsi al servizio della pace”, ha dichiarato.

La chiesa anglicana si sta peraltro preparando alla conferenza di Lambeth, il più importante appuntamento decennale dei vescovi della Comunione anglicana, in programma dal 26 luglio all’8 agosto prossimi, come si legge sul sito lambethconference.org.

Altro partecipante al viaggio a Kiev sarà l’Imam Yahya Pallavicini, presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana e coordinatore di EULEMA, il Majlis dei Leader Musulmani Europei. “Dobbiamo imparare insieme come sviluppare un modello affidabile e il valore aggiunto di una cooperazione interreligiosa per l’anima ferita dell’Europa. Ebrei, cristiani e musulmani in Occidente che visitano insieme la terra benedetta e il popolo dell’Ucraina hanno bisogno di condividere la sacra ricerca della verità e della pace, attraverso l’umile servizio della giustizia, al fine di prevenire atrocità e la mancanza di onestà nella nostra fraternità”, ha detto.

Il gruppo sarà composto, oltre che da Wells e Pallavicini, da Sheila Kinsey, FCJM, Co-segretaria esecutiva della Commissione Giustizia, Pace e Integrità della Creazione dell’Unione dei Superiori Generali (congregazioni religiose maschili) e dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (congregazioni religiose femminili), Chiesa Cattolica, Roma, Maurice Glasman, Barone laburista (Regno Unito) e Direttore della Common Good Foundation, Mae Elise Cannon, Direttrice esecutiva di Churches for Middle East Peace (Usa), Michele Dunne, Direttore esecutivo di Franciscan Action Network (Usa), Imam Shaykh Ibrahim Mogra, Religioni per la Pace (Regno Unito), Rose Marie Berger, Senior Leader, Sojourners (USA), Jose Casanova, Senior Fellow, Berkley Center for Religion, Peace and the World Affairs, Georgetown University (USA), Sara Prandi e Maura Galati di Stopthewarnow (Italia), Eli S. McCarthy, Georgetown University (USA), Barbara Wien, American University (USA), Aleksander Temkin, cofondatore di Europe, a Patient Association (POL), Mateusz Piotrowski, presidente di Europa, a Patient Association, Alberto Capannini, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII – Operazione Colomba, dall’Italia.
La delegazione è organizzata da Europe, a Patient Association, un’iniziativa paneuropea di advocacy per rispondere alle crisi umanitarie con sede a Varsavia. Collaborano inoltre diverse organizzazioni tra cui Sojourners, ONG cristiana con sede a Washington, dedicata ad articolare la chiamata biblica alla giustizia sociale e alla pace, e membri della Georgetown University (USA).