Brasile. La campagna “Sono evangelico/evangelica e credo nella democrazia”

In occasione dei 200 anni di indipendenza del Brasile, e a poco meno di un mese dalle elezioni che vedono sfidarsi Lula e Bolsonaro, il Consiglio nazionale delle chiese cristiane del Brasile lancia una iniziativa per “fare da contrappunto a discorsi e fronti fondamentalisti e antidemocratici, affermando le affinità tra fede cristiana e democrazia”

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Roma (NEV), 8 settembre 2022 – “Sono evangelico/evangelica e credo nella democrazia”. Questo è il titolo della campagna lanciata dal Consiglio nazionale delle Chiese cristiane del Brasile (CONIC). L’iniziativa è stata presentata ieri, in occasione dei 200 anni di indipendenza del Brasile.

Il prossimo 2 ottobre infatti, in Brasile sono previste le elezioni che vedono sfidarsi “i due pesi massimi” della politica locale, come li definisce l’Economist (qui, nella traduzione su Internazionale). Jair Bolsonaro, ex capitano dell’esercito che ha più volte elogiato la dittatura militare brasiliana in carica tra il 1967 e il 1985, e l’ex metalmeccanico Luiz Inácio Lula da Silva, presidente dal 2003 al 2010.

Scrive il CONIC: “L’attuale contesto politico-elettorale ha dato vita a tendenze fondamentaliste nel cristianesimo. I candidati presidenziali si contendono l’attenzione e mobilitano i potenziali elettori. Rafforzando dualismi come il bene contro il male, modellano i loro discorsi per comunicare con evangelici e/o cattolici romani.

Ci sono anche candidati che hanno deciso di rafforzare il razzismo religioso contro le tradizioni di matrice africana. Mobilitando i vecchi immaginari secondo i quali le religioni di origine africana rappresentino il male e rendano impuri gli spazi della politica rappresentativa.

Contrariamente a quanto accade oggi, le campagne elettorali devono creare spazi di dialogo e dibattiti sul Brasile che siamo e sul Brasile che vogliamo. Dovrebbero approfondire le questioni strutturali che necessitano di essere trasformate, affinché la nostra democrazia di 37 anni si consolidi, garantendo maggiore partecipazione e rappresentanza, diminuendo i privilegi, superando il razzismo e garantendo la libertà religiosa a tutte le persone, senza eccezioni.

In Brasile la tradizione cristiana, storicamente, ha consolidato un’egemonia numerica, politica ed economica. Ecco perché al centro delle controversie ci sono comunità di questo tipo. Le campagne, i discorsi, i gesti e le posizioni dei candidati tendono a rinforzare vecchie e infondate paure e pregiudizi, promuovendo odio e atteggiamenti violenti, come strategia di mobilitazione politica.

Considerando il suo trascorso, con i suoi alti livelli di violenza, con una società in cui le persone, nel 2022, possono facilmente procurarsi armi da fuoco o addirittura le hanno già, in Brasile l’attuale momento politico elettorale diventa teso e incline ad atti violenti. Associare i simboli cristiani con la cultura delle armi può portare a crimini, come quello che è accaduto di recente a Foz do Iguaçu”.

La campagna “Sono evangelico/evangelica e credo nella democrazia”

La campagna #SouEvangelico e Acredito na Democracia intende “fare da contrappunto a discorsi e fronti fondamentalisti e antidemocratici, attraverso il dialogo con il pubblico evangelico, affermando le affinità tra fede cristiana e democrazia”.

Inoltre, la campagna invita i cristiani a riaffermare: “la sicurezza delle urne per il voto elettronico. Il rispetto dei risultati elettorali. L’importanza di votare per i gruppi sottorappresentati, affinché le istituzioni politiche riflettano meglio la composizione della società brasiliana”. E conclude: “la Chiesa non è uno spazio per campagne politico-elettorali”.

Il lancio della campagna ufficiale è previsto per il 12 settembre alle 20 (ora brasiliana) con una conferenza stampa online. I promotori sono lo stesso Consiglio nazionale delle Chiese cristiane in Brasile e la rivista Zelota.

Alla conferenza parteciperanno la pastora Ana Ester, il pastore Bob Luiz Botelho, il pastore Eliel Batista, il cantante Leonardo Gonçalves, la giovane leader Luliane Santos e la pastora e teologa battista Odja Barros.

Collegamento in Streaming sulle pagine Facebook di CONIC e di Zelota Magazine.

Il CONIC riunisce l’Alleanza dei battisti del Brasile, la Chiesa cattolica apostolica romana, la Chiesa episcopale anglicana del Brasile, la Chiesa evangelica di confessione luterana in Brasile e la Chiesa presbiteriana unita. È nata nel 1982 a Porto Alegre.