Ungheria. Un simposio per i 50 anni dalla firma della Concordia di Leuenberg

Foto tratta da https://lk50.reformatus.hu/

Roma (NEV), 7 marzo 2023 – Dal 9 all’11 marzo a Debrecen, in Ungheria, si tiene il convegno accademico per festeggiare i 50 anni dalla firma della Concordia di Leuenberg.

Dall’Italia partecipa il pastore Pawel Gajewski, membro del Consiglio della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE) e rappresentante ufficiale della chiesa valdese.

Organizzato dalla stessa CCPE e dall’Università teologica riformata di Debrecen, il simposio accademico internazionale fa parte di una serie di eventi che celebrano questo anniversario.

“Questo simposio offrirà un’opportunità speciale per riflettere in modo critico e costruttivo sull’importanza della Concordia di Leuenberg e sui risultati del conseguente processo di lavoro teologico comune – scrivono gli organizzatori –. Si porrà l’accento sul significato contemporaneo della realtà ecclesiale comune avviata dalla Concordia di Leuenberg e su come questa possa e debba essere in futuro”.

A Debrecen sono in programma diversi interventi e approfondimenti, con relazioni su:

Trinità e chiesa (comunione).
Realizzare la comunione ecclesiale negli aspetti condivisi della vita ecclesiale.
Dimensione ecumenica della comunione ecclesiale.
Ermeneutica biblica e comunione ecclesiale.
La comunione ecclesiale di fronte alle differenze etiche.
Comunione ecclesiale nelle diverse esperienze e realtà sociali.
Il potenziale di riconciliazione del modello di Leuenberg per la vita nelle chiese e nelle società.

Altri appuntamenti possono essere consultati sul sito creato apposta per questa ricorrenza, a questo link: https://www.leuenberg.eu/

La Concordia di Leuenberg

La Concordia di Leuenberg è stata sottoscritta nel 1973. Si tratta di un documento che ha ricomposto i dissidi dottrinali che dividevano protestanti luterani e riformati, soprattutto attorno alla comprensione della Cena del Signore: un riuscito esempio di ecumenismo della cosiddetta “unità nella diversità”. Le chiese della Comunione, rimanendo indipendenti, riconoscono i ministeri, i sacramenti e i membri di chiesa le une delle altre.