Appello alle Chiese europee per la Giornata mondiale del rifugiato

Foto tratta da https://www.unhcr.org/world-refugee-day

Roma (NEV), 19 maggio 2023 – La Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) fanno appello alle chiese di tutta Europa. I due organismi chiedono di organizzare, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato – in particolare nella giornata del 25 giugno 2023 – commemorazioni, preghiere e veglie per le persone che hanno perso la vita ai confini europei.

La Giornata mondiale del rifugiato si celebra il 20 giugno 2023. Diverse iniziative avranno luogo, quindi, a ridosso di questa data. La domenica 25 giugno cade proprio a ridosso sia dell’Assemblea generale della KEK, prevista a Tallinn in Estonia, sia dell’assemblea online della CCME.

In una lettera alle chiese membro, KEK e CCME scrivono: “In questo periodo fino a Pentecoste, pieno di speranza e di luce destinata a tutta l’umanità, siamo di nuovo profondamente rattristati dal fatto che la sofferenza, la disperazione e la morte continuano a colpire migliaia di nostri fratelli e sorelle ai confini esterni dell’Unione Europea e anche oltre”.

L’appello fa riferimento diretto alla guerra in Ucraina, sottolineando che molte persone sono ancora costrette a fuggire e che l’ingresso di rifugiati ucraini in Unione europea e in altri paesi “ha dimostrato che i confini non devono rappresentare la morte per chi fugge”.

Le due sigle hanno inoltre condiviso materiali di culto in inglese e tedesco e una scheda informativa.

https://ccme.eu/wp-content/uploads/2018/12/2018-06-18_Giornata_Commemorativa_Giugno_2018__00000002_.pdf

“Come chiese e come cristiani – conclude l’appello – la nostra chiamata è quella di essere testimoni e servitori della risurrezione, oltre che essere promotori di vita nuova nella giustizia e nella pace per tutti, senza distinzione di etnia, nazionalità o religione. Sappiamo di essere parte di una comunità globale di cristiani nel ricordare insieme le persone colpite nelle rispettive regioni, e riflettendo sulle cause del loro spostamento. Vogliamo ricordare le vittime, sia quelle documentate sia quelle non documentate”.

Per segnalare le iniziative e per informazioni: info@ccme.eu