Sviatlana Tsikhanouskaya: proteggere la libertà

Ospite all'Assemblea generale della Conferenza delle chiese europee in corso a Tallinn, in Estonia, la politica Sviatlana Tsikhanouskaya, leader del movimento democratico bielorusso

Sviatlana Tsikhanouskaya. Foto: Albin Hillert

Roma (NEV), 19 giugno 2023 – La politica bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya invita le chiese europee a pregare per il popolo in Bielorussia e Ucraina e ad alzare la voce per “la vera pace, la vera fratellanza e il vero amore”. In un discorso programmatico pronunciato il 15 giugno all’Assemblea generale della Conferenza delle chiese europee (KEK) in corso a Tallinn, ha riflettuto su come le chiese in Europa possano proteggere i valori e la libertà.

Sviatlana Tsikhanouskaya ha chiesto alle chiese di pregare e agire per porre fine ai conflitti e per proteggere la libertà.

Negli ultimi anni, Sviatlana Tsikhanouskaya è diventata un simbolo della lotta pacifica per la democrazia e per la leadership femminile. Nel suo discorso, ha parlato della situazione politica in Bielorussia e della guerra in Ucraina, descrivendo entrambe queste situazioni come un conflitto tra fratelli, con un aggressore che distorce la nozione di fratellanza per affermare il suo dominio. “Quando gli imperi parlano di fratellanza, tendono a strangolare nazioni e paesi minori nei loro abbracci ‘fraterni'”, ha detto.

“L’autentica fraternità deve essere un sentimento tra pari: presuppone l’uguaglianza. La vera fratellanza non cerca di sfruttare o danneggiare” ha detto ancora Tsikhanouskaya.

In Bielorussia, le donne e le persone di fede svolgono un ruolo significativo nel sostenere queste verità. Le chiese e i leader religiosi in Bielorussia, tuttavia, si trovano su entrambi i lati del conflitto. Molti hanno rischiato la loro libertà e persino la vita per difendere l’ideale della nonviolenza, altri invece sono diventati complici benedicendo la guerra e l’oppressione. “I regimi repressivi cercano sempre di controllare le persone di fede – attraverso la repressione, la manipolazione e talvolta anche attraverso il privilegio – comprando la lealtà dei leader della chiesa”, ha denunciato Tsikhanovskaya.

Nell’Europa di oggi, le comunità religiose e le persone di fede “possono svolgere un ruolo significativo nel promuovere la pace nella società, mantenendo la speranza anche sotto il giogo della tirannia e contribuendo alla trasformazione democratica – ha concluso Tsikhanovskaya -. Le persone, la cui fede insegna a non uccidere, a non rubare, a non rendere falsa testimonianza, che onorano Dio più dei leader politici, la cui forza morale è rafforzata dalla loro fede, sono estremamente pericolose per le dittature ed estremamente necessarie nelle democrazie”.

La leader del movimento democratico bielorusso ha implorato i leader ecclesiastici affinché sostengano le persone in Bielorussia: chiedendo il rilascio dei prigionieri politici, in particolare quelli con condizioni di salute preesistenti come il cancro e il diabete; chiedendo l’accesso ai luoghi di culto; tenendo culti pubblici e preghiere per la Bielorussia; facilitando il dialogo.

Leggi il testo integrale in inglese del discorso di apertura di Sviatlana Tsikhanouskaya