Firmato oggi nuovo protocollo d’intesa per i corridoi umanitari dalla Libia

1500 persone in arrivo nei prossimi tre anni. Il pastore valdese Daniele Garrone, presidente della FCEI: "In Italia e nelle sedi europee, questo deve essere il tempo dell'umanità, della responsabilità e della concretezza degli interventi umanitari, che non sono gesti caritatevoli di anime pie ma buone pratiche che dovrebbero ispirare le politiche europee".

disegno di Francesco Piobbichi (MH-FCEI)

Roma (NEV), 20 dicembre 2023 – Firmato oggi pomeriggio il nuovo protocollo d’intesa tra Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione, l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR), Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Inmp, che permetterà a 1500 rifugiati e persone che necessitano di protezione internazionale di essere evacuati dalla Libia in Italia nell’arco di tre anni. Il nuovo protocollo segue il primo del 2021 e rinnova l’impegno già avviato dall’Italia nel 2017 che ha permesso l’arrivo di 1400 persone nel nostro paese, grazie a meccanismi di evacuazione o tramite i corridoi umanitari. Delle 1.500 persone che arriveranno 600 saranno trasferite in strutture del Sistema accoglienza integrazione (Sai), a carico del Ministero dell’Interno mentre 900 saranno accolte dalle associazioni secondo il modello dei corridoi umanitari e distribuite in tutto il territorio nazionale: 400 dalla Comunità di Sant’Egidio, 300 dall’Arci e 200 dalla Federazione delle Chiese Evangeliche.

“La FCEI – ha dichiarato Daniele Garrone, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – sottoscrive anche questo ulteriore protocollo nella convinzione che il dramma di individui e popoli privati di diritti umanitari fondamentali imponga a tutti un atteggiamento responsabile e coerente con i presupposti giuridici e ideali degli ordinamenti nazionali ed europei e, per quanto ci riguarda, con la nostra vocazione. La difesa delle persone migranti e delle loro vite viene prima della convenienza politica o delle polemiche di parte. Per tutti, in Italia e nelle sedi europee, questo deve essere il tempo dell’umanità, della responsabilità e della concretezza degli interventi umanitari, che non sono gesti caritatevoli di anime pie, ma buone pratiche che dovrebbero ispirare le politiche europee”.

Il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia si era concluso con un ultimo volo il 30 novembre 2022, col quale arrivarono 114 rifugiati. Grazie a quel primo accordo sono state 500 le persone accolte nel nostro paese, 300 dallo Stato e 200 a carico di chiese e associazioni.