Inizia il Sinodo luterano: continuità, cambiamento, futuro

Dal 29 aprile al 1° maggio si tiene la sessione digitale del XXIII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia. Tema centrale, la misericordia come responsabilità della Chiesa su ambiente, giovani, diaconia, donne, covid e innovazione

Foto CELI - immagine di archivio dal Sinodo 2020

Roma (NEV/CS09), 28 aprile 2021 – Inizia giovedì 29 aprile la 2^ seduta del XXIII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). I 56 sinodali, collegati da tutte le comunità d’Italia, sono pronti per la sessione digitale. Titolo di questa seduta: “Continuità, cambiamento, futuro – La misericordia come responsabilità della Chiesa”. Due giorni e mezzo all’insegna di approfondimenti, riflessioni e decisioni, che prevedono anche 6 “stanze virtuali” tematiche. Al centro del Sinodo, le discussioni su: ambiente, giovani, attività diaconale, giustizia di genere, elaborazione coronavirus, chiesa digitale. I lavori sinodali entrano nel vivo venerdì 30 aprile a partire dalle 9. Si inizia con il Rapporto del Decano della Chiesa evangelica luterana in Italia, Heiner Bludau.

Bludau è Decano da sette anni e, con questo Sinodo, inizia il suo ultimo periodo di incarico. Dei suoi anni di permanenza in Italia, afferma che sono stati “i più emozionanti di qualsiasi altra cosa io abbia mai vissuto nella mia vita professionale”.

Il programma (sintesi)

Il Sinodo comincia ufficialmente giovedì 29 aprile alle 17,30 con le registrazioni. Alle 18, il culto di apertura.

Il Segretario generale dei Luterani mondiali Martin Junge e papa Francesco alla Commemorazione congiunta della Riforma a Malmö. 2017 – Foto: Chiesa di Svezia

Grande attesa per l’Ospite d’onore, che sarà il pastore Martin Junge, Segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM). Il suo intervento sarà disponibile in streaming venerdì 30 aprile, a partire dalle ore 15 (in tedesco con traduzione simultanea in italiano).

Sono attesi anche il vescovo Leon Novak della chiesa evangelica di confessione augustana in Slovenia con il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Conferenza episcopale italiana (CEI) mons. Ambrogio Spreafico (venerdì 30 alle 10.35). Il vescovo Michael Chalupka della chiesa luterana in Austria (venerdì 30 alle 12,50). Infine, il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), sabato 1° maggio alle 14.30.

Ospiti italiani

Fra gli ospiti italiani, inoltre, anche la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese. La pastora Mirella Manocchio, presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI). Giovanni Arcidiacono, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI). La pastora Gabriela Lio, presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI).


Per approfondire:

Foto tratte dal sito CELI

Ci distinguiamo per la nostra libertà. Intervista a Cordelia Vitiello, rappresentante legale della CELI e consigliera della FLM, nonché presidente dell’Ospedale evangelico Betania di Napoli. Impegnata in diversi progetti diaconali a Napoli e dintorni. Di madre tedesca e padre napoletano, Vitiello rappresenta “l’anima biculturale della CELI”.

La Chiesa è visibile soprattutto attraverso la diaconia. Intervista a Christine Fettig, concistoriale laica di Trieste. “Christine Fettig è una sicurezza. Nella sua comunità, a Trieste, sanno che per qualsiasi cosa possono contare su di lei”. Uno dei suoi temi è la giustizia di genere.

È importante far partire le cose. Intervista a Kirsten Thiele, vicedecana CELI. “La decisione circa una posizione ufficiale della CELI riguardo alla giustizia di genere mi sta molto a cuore. Il documento non deve contenere tutti gli aspetti della questione. Non deve esserci tutto, non dobbiamo impantanarci per voler strafare. È importante votare un documento che sia la posizione ufficiale della CELI come punto di partenza per tutto il lavoro futuro”…

Nuovo format – nuove vie?. Intervista a Ingrid Pfrommer, vicepresidente del Sinodo CELI, sulle sfide di un sinodo online. “Un’esperienza completamente nuova”. Per la prima volta, è lei la responsabile dell’intera pianificazione del Sinodo insieme al presidente Wolfgang Prader.