DOCUMENTAZIONE. Rafforzare l’unità nella diversità. Dichiarazione CCPE (2014)

Roma (NEV), 19 marzo 2014 – Il Presidium della Comunione di Chiese Protestanti in Europa (CCPE) – meglio conosciuta come Concordia di Leuenberg – in vista delle imminenti elezioni per il Parlamento europeo (Vienna, 14 marzo 2014) ha diffuso la seguente dichiarazione:

La partecipazione e la co-gestione sono elementi fondamentali della nostra coesistenza in Europa – di questo il Presidium della CCPE è certo e, per questo, chiama le persone a partecipare alle elezioni europee che si terranno in tutta la UE dal 22 al 25 maggio.

Queste elezioni avvengono in tempi difficili. La crisi economica e finanziaria è accompagnata da serie ripercussioni sociali. L’alto livello di disoccupazione giovanile è molto preoccupante. In Europa i livelli di povertà sono saliti e la diseguaglianza, sia tra i paesi europei sia all’interno dei singoli paesi, si è ampliata. I tentavi fatti fino ad oggi per reagire alla crisi spesso sono sembrati aggravare la situazione. La UE oggi è percepita più come un problema che come una fonte di aiuto e di prospettive future. D’altro canto, proprio la crescita del benessere e la sicurezza sociale in tutta Europa sono tra gli impegni fondamentali che sottendono al processo di unificazione dell’Europa. Il Presidium della CCPE è preoccupato che la delusione porti le persone e le società ad allontanarsi dall’Europa e a ripiegarsi su se stesse. La crescita del populismo politico in molte società ne è la prova.

In queste circostanze, le elezioni europee del 2014 assumono un’importanza speciale. Il Parlamento europeo è il punto d’incontro dei rappresentanti di diversi paesi, società, culture, lingue e partiti politici. Attraverso il dibattito politico e la partecipazione al voto parlamentare, proprio queste persone sono un’autentica manifestazione dell’unità europea nella diversità. La CCPE considera se stessa un esempio di unità nella diversità riconciliata. Guarda al Parlamento europeo come uno dei luoghi in Europa dove le persone dovrebbero cercare intensamente il “bene della città” (Geremia 29:7), il bene dell’Europa. La CCPE crede che l’Europa avrà un futuro solo se affronterà le sue responsabilità in un mondo indiviso.

Con il Trattato di Lisbona le elezioni al Parlamento europeo hanno assunto un’importanza ancora maggiore. Non solo determinano la composizione del Parlamento, ma il Parlamento stesso ha un ruolo decisivo nell’elezione del nuovo Presidente e nella composizione della Commissione Europea. In più il Parlamento esercita un’influenza in molte sfere politiche pari a quella del Consiglio dell’UE che rappresenta gli Stati membro. Questo significa che le elezioni eserciteranno un’influenza significativa sulla direzione della politica europea degli anni a venire. In passato la CCPE si è più di una volta battuta per il rafforzamento dei diritti del Parlamento europeo e contro i deficit democratici dell’UE.

La CCPE è convinta che esistono importanti questioni politiche e compiti che possono essere decisi solo congiuntamente in Europa. Di fronte alla crisi profonda, devono essere create strutture di solidarietà tra gli stati e le rispettive società, ma deve essere anche affrontata la questione di come l’economia dovrà essere gestita in futuro di modo che sostenga una mutua responsabilità sociale in tutta Europa. C’è anche la necessità pressante di raggiungere un consenso europeo, per esempio, sulle politiche di protezione ambientale e climatica in modo da rispettare gli obbiettivi mondiali sull’ambiente e sul clima. La terribile sorte di centinaia di rifugiati annegati nel Mar Mediterraneo, frontiera esterna della UE, chiede a gran voce una riforma delle politiche dell’UE sui rifugiati e i richiedenti asilo, e mette al centro l’urgentissima necessità di proteggere la vita dei rifugiati. Lo scandalo dell’Agenzia nazionale di sicurezza (NSA) degli Stati Uniti ha rivelato che le leggi nazionali non sono sufficienti per proteggere il diritto alla privacy e alla libertà personale. In tutti questi ambiti una politica su scala europea è in grado di rendere giustizia agli interessi dei singoli stati e delle loro società delineando i contorni di un interesse generale europeo.

L’Europa è un tessuto in cui si intrecciano minoranze e maggioranze, sia nell’ambito religioso quanto nella società. Le elezioni del Parlamento Europeo possono assicurare che le voci delle minoranze siano correttamente udite e che la diversità dell’Europa sia rappresentata anche a livello politico. Come chiese protestanti, sappiamo che questa diversità, se da un lato rappresenta una sfida, dall’altro costituisce un solido fondamento su cui vivere insieme in pace e giustizia. La prospettiva di una vita comune in un contesto democratico, basato sullo stato di diritto, è possibile solo se i cittadini sono disposti a sostenerla.

Le elezioni europee ci forniscono un’opportunità per realizzare questo obbiettivo.