A Pavia la Riforma protestante e la Rivoluzione scientifica

Un ciclo di tre conferenze, organizzate dalla chiesa valdese della città lombarda, dal gruppo “Scienza e fede” della chiesa metodista di Milano e dall’UNITRE, per approfondire un rapporto fruttuoso ma poco esplorato

Isaac Newton

Roma (NEV), 2 ottobre 2017 – Prende il via sabato 7 ottobre a Pavia un ciclo di tre conferenze su “La Riforma protestante e la rivoluzione scientifica”. Un tema poco esplorato in questo Cinquecentenario che invece ha dato ampio spazio agli aspetti teologici, ecumenici e storici della Riforma del XVI secolo.

Come scrivono gli organizzatori – la locale chiesa valdese, il gruppo “Scienza e fede” della chiesa metodista di Milano e l’UNITRE di Pavia -, “difficilmente ci si sofferma a considerare il rapporto diretto fra la Riforma protestante e la Rivoluzione scientifica; al massimo ci si limita alla considerazione di un nesso sociologico, si dice cioè che l’impulso allo sviluppo generale della società nordeuropea, indotto dalla mentalità protestante, avrebbe favorito anche lo sviluppo delle scienze naturali.

La Rivoluzione scientifica – si legge ancora nella presentazione delle conferenze – fu un fenomeno molto complesso e senza dubbio alcune sue caratteristiche fondamentali restano in ombra se non si comprende che gli influssi teologici e biblici del pensiero protestante, nel quadro della cultura occidentale, vi esercitarono una profonda influenza”.

Il primo appuntamento è per sabato 7 ottobre con il fisico Luciano Giannini che parlerà de “Il mondo di Lutero” (ore 16, aula magna dell’Università). Il 18 ottobre sarà la volta di Bruno De Michelis, professore emerito di fisica presso il politecnico di Milano, che interverrà su “La rivoluzione scientifica” da Copernico a Brahe, Galileo e Keplero (ore 16, aula del ‘400) . Infine concluderà il 18 novembre, Ignazio Di Lecce, esperto del rapporto tra ricerca scientifica e fedi religiose, che presenterà “Newton, scienziato e teologo” (alle 16, aula del ‘400).