Roma (NEV), 17 giugno 2015 – “Ridurre le distanze e portare speranza: diaconia in un’Europa che cambia” è il titolo dell’incontro annuale (Annual General Meeting – AGM) dell’Eurodiaconia, svoltosi a Barcellona dal 10 al 12 giugno. Ospitati dalla Chiesa riformata di Spagna, i lavori si sono concentrati sul tema dell’accoglienza a fronte di un’Europa divisa sulle politiche d’inclusione sociale e migratorie, dando spazio alla presentazione dei diversi progetti delle diaconie in Europa.
ll pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ha presentato gli scopi e gli obiettivi del progetto “Mediterranean Hope”, che comprende un osservatorio a Lampedusa, una casa d’accoglienza a Scicli (Casa delle culture), un relocation desk a Roma e la realizzazione di un corridoio umanitario, in collaborazione con Sant’Egidio, in Marocco. Il progetto ha ricevuto apprezzamento e incoraggiamento dai delegati presenti, per il suo spirito ecumenico e il carattere di buona pratica inedita.
Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese, e Victoria Munsey, vice presidente della Commissione sinodale per la diaconia (CSD), hanno condotto un gruppo di lavoro sul tema della costruzione di una diaconia efficace, coinvolgendo le autorità locali, i giovani e le chiese di un territorio.
Rinnovato infine per elezione il comitato di Eurodiaconia. Dopo 10 anni lascia il suo posto Davide Rosso e subentra Victoria Munsey.
L’Eurodiaconia è una rete di 44 organizzazioni sociali e sanitarie legate alle chiese protestanti, anglicane e ortodosse europee (www.eurodiaconia.org).