Roma (NEV/Riforma.it), 2 maggio 2018 – “I cristiani sono chiamati a raccogliere le sfide della pace, dell’unità e del discepolato”. Questo è, in sintesi, il contenuto del messaggio finale lanciato al termine del 3° Global Christian Forum (GCF), tenutosi a Bogotà (Colombia) dal 24 al 27 aprile scorsi con il tema generale “Che l’amore reciproco continui” (Ebrei 13:1).
Il meeting ha riunito le diverse tradizioni cristiane, ospitando 251 rappresentanti provenienti da 55 nazioni, “partendo dalla considerazione che sono crescenti le divisioni nel mondo”. Un incontro, è stato affermato, “che è riuscito a promuovere – superando le aspettative e al di là di vecchie barriere, ostilità e separazioni storiche – un unitario messaggio di ascolto e di impegno”.
“Preghiamo affinché il processo di pace possa continuare in Colombia e portare speranza e riconciliazione a coloro che stanno soffrendo e lottando”, è stato detto all’incontro dov’erano presenti diverse delegazioni, tra le quali, quella del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (PCPUC), della Pentecostal World Fellowship, del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dell’Alleanza evangelica mondiale (WEA) insieme ad altre comunità cristiane e organizzazioni internazionali.
Il Segretario del GCF, Larry Miller, ha posto l’accento sul fatto che l’Unità dei cristiani dovrà raccogliere le sfide urgenti di oggi: “ll GCF è un luogo in cui i leader di diverse chiese s’incontrano per la prima volta e si riuniscono nell’amore reciproco. Quanto accade qui è la realizzazione del comune desiderio di guarigione del Corpo ferito di Cristo”.
Tra le tante reazioni positive dei partecipanti, riportiamo quella del segretario generale dell’WEA, Thomas Schirrmacher: “A Bogota si è tenuto il Global Christian Forum migliore tra le tre edizioni, perché è stato possibile ascoltare, in piccoli gruppi, le tante storie di fede personali e comunitarie riportate dalle diverse confessioni. Un marchio distintivo del GCF che rimarrà indelebile nelle coscienze di tutti, grazie alle storie ascoltate che hanno contribuito ad aprirci gli occhi”.