Settimana evangelizzazione: philadelphia e xenophilia

Si svolge dal 6 al 12 maggio la Settimana di evangelizzazione delle chiese battiste, metodiste e valdesi

Roma (NEV), 30 aprile 2019 – Dal 6 al 12 maggio si svolgerà la Settimana di evangelizzazione che le chiese battiste, metodiste e valdesi celebrano in tutta Italia, e che rappresenta un secondo momento di riflessione comune dopo la celebrazione delle Settimana dei diritti, all’inizio del mese di aprile.

Per la settimana dell’evangelizzazione il versetto biblico è Ebrei 13,1-3 “L’amore fraterno rimanga tra di voi. Non dimenticate l’ospitalità; perché alcuni praticandola, senza saperlo, hanno ospitato angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste in carcere con loro; e di quelli che sono maltrattati, come se anche voi lo foste” e lo slogan proposto è: “Il tuo prossimo non è sulla luna”.

Il 50° anniversario della “conquista” della Luna è stato preso come spunto, in chiave cristiana, per riaffermare l’impegno a promuovere altri tipi di conquiste a cui richiama il messaggio evangelico, come la solidarietà verso gli “ultimi”, la giustizia sociale, l’accoglienza.

A breve sul sito della Chiesa valdese saranno disponibili cartoline, volantini, dépliant, con immagini dell’allunaggio con il versetto e lo slogan per vivere nelle comunità questo momento collettivo.

La Commissione evangelizzazione delle chiese metodiste e valdesi, coordinata dal pastore Donato Mazzarella, ha proposto alle chiese alcune attività pubbliche per sensibilizzare anche gli esterni verso questa iniziativa: culti, meditazioni, film e cineforum.

Il pastore Francesco Marfè ha elaborato una meditazione sul tema dell’ospitalità, della philadelphia e della xenophilia, l’amore fraterno e l’amore per lo straniero. “Viviamo un tempo buio, cercano di convincerci che lo straniero è nostro nemico – si legge nel testo di Marfé –. Non è così, e comunque non è ciò che dice la Bibbia. Quando nella Scritture leggiamo l’invito ad amare lo straniero, non dobbiamo pensare che si tratti di una forma specifica di amore per il nemico. Lo straniero, nella Bibbia, non rappresenta il nemico, piuttosto l’estraneo. È la metafora dell’estraneo per eccellenza, dello sconosciuto. Dunque Dio, dopo averci concesso di amarlo in coloro che amiamo già, ci chiede di amarlo in colui o colei che rappresenta il diverso, quello verso il quale è facile essere sospettosi, o ancor di più colui che ci è indifferente, lo sconosciuto, quello di cui non mi importa nulla”.

Tutti i materiali proposti saranno disponibili online all’indirizzo www.evangelizzazione.chiesavaldese.org