Tabitha. Una sartoria in Zimbabwe

Un nuovo progetto nel paese africano dell’’Unione cristiana evangelica battista d'Italia

ROMA (NEV), 17 settembre 2019 – Si arricchisce di un nuovo progetto l’impegno dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) in Zimbabwe. Nei giorni scorsi il sito UCEBI ha riportato la notizia che sono stati completati i lavori di costruzione di una sartoria solidale per dare lavoro a vedove senza mezzi e consentir loro di sostenersi con i loro figli. L’idea di costruire questo percorso imprenditoriale era venuta nel 2010 a Paolo Meloni della Chiesa Battista di Cagliari.

Il progetto denominato “Tabitha”, ha preso il nome da un personaggio degli Atti degli apostoli, Tabitha appunto, una discepola e una sarta molto attiva nella chiesa di Ioppe della quale si racconta la guarigione ad opera dell’apostolo Pietro (Atti 9, 36ss).

La sartoria si trova in un quartiere periferico e disagiato della capitale su un terreno messo a disposizione dalla Chiesa Battista Emmanuel ed è stata realizzata grazie ai i doni delle chiese (non sono stati utilizzati fondi 8×1000), e in modo consistente dalla Chiesa Battista di Cagliari; sarà ufficialmente inaugurata nei prossimi mesi, quando una delegazione battista si recherà in Zimbabwe per supervisionare l’insieme del progetto.

L’impegno dell’UCEBI in Zimbabwe nasce nel 2006, nel contesto della campagna di lotta alla povertà e della sensibilizzazione sui temi della globalizzazione e della giustizia economica. Il progetto, lanciato con il sostegno e la collaborazione dell’organizzazione missionaria Lott Carey Baptist Foreign Mission Convention si è sviluppato e articolato in molti ambiti con l’impegno e la partecipazione sempre più massiccia e convinta delle chiese battiste e di chiese e organizzazioni amiche.

Il Progetto Zimbabwe UCEBI attualmente consta anche di un Programma di adozioni a distanza di orfani ed orfane denominato “Una vita – Un dono” e di un consistente sostegno ad un Ospedale e sei ambulatori di una zona rurale del paese.