Vescova Margot Käßmann: libertà significa anche pensare in modo critico

Sul sito della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) un’intervista alla prima donna eletta presidente del consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD)

Roma (NEV), 3 dicembre 2019 – La vescova luterana Margot Käßmann è stata Segretario Generale del Kirchentag. Nel 2009 è stata la prima donna eletta presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD). Ambasciatrice per il Giubileo della Riforma dell’EKD dal 2012 al 2017, è stata vescova della più grande chiesa regionale evangelica luterana della Germania. Madre di quattro figlie, ha recentemente pubblicato, in occasione del suo sessantesimo compleanno, il volume “Schöne Aussichten auf die besten Jahre – Belle prospettive per gli anni migliori”.

Margot Käßmann

Nell’intervista sul sito della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), la vescova Käßmann dichiara: “Libertà significa assumersi delle responsabilità, e per me libertà significa anche il dovere di pensare in modo critico”.

“Nella nostra società orientata al denaro dobbiamo sostenere valori come la carità, la responsabilità verso il prossimo, la solidarietà e la comunità. La Chiesa crea tutto questo. Ma la chiesa deve anche essere autocritica, ha accumulato tantissime colpe nel corso degli anni e dei secoli”.

Sui rapporti fra cattolici e protestanti, afferma ancora Käßmann: “non vorrei UNA chiesa, ma vorrei poter celebrare la comunione insieme, ufficialmente”.

Leggi l’intervista integrale a Margot Käßmann sul sito CELI.


Il Kirchentag nasce per iniziativa di un gruppo di protestanti tedeschi che nel 1949, dopo gli anni terribili del secondo conflitto mondiale, immaginarono un grande forum cristiano aperto alla società, alla politica e ai temi spirituali. La Chiesa evangelica in Germania (EKD) istituì questa sorta di Congresso con l’idea di “riunire persone che si interrogano sulla fede cristiana. Riunire i cristiani protestanti e rafforzarli nella loro fede. Incoraggiare la responsabilità nella Chiesa, rendere possibile la testimonianza e il servizio nel mondo e contribuire alla comunione della cristianità mondiale”.