Fulvia Levi: La conoscenza serve per imparare a non ripetere il dolore

Ospite d’onore della Chiesa evangelica luterana in Italia, la professoressa racconta la vita da ebrea sotto le leggi razziali. Un’intervista a cura di Nicole Dominique Steiner

Roma (NEV), 16 febbraio 2020 – Fulvia Levi aveva otto anni il 18 settembre 1938. Quella data segna una cesura, niente più sarebbe stato come prima. È la data in cui viene pubblicato il vergognoso “Manifesto italiano della razza”.

“Dopo quel giorno – racconta Fulvia Levi a Nicole Dominique Steiner sul sito della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) – era come se fossimo diventati di colpo trasparenti. Non esistevamo più.”

Alla soglia dei suoi novant’anni Fulvia Levi non si stanca di visitare scuole per condividere la sua esperienza con le nuove generazioni. È stata ospite d’onore a gennaio 2020 nell’ambito del progetto “Imparo ciò che vivo”, in due scuole di Trieste, per “Dare voce al Silenzio”.

In occasione delle iniziative per la Settimana della libertà, Steiner ha intervistato Fulvia Levi, che nella sua testimonianza ricorda, fra l’altro, che “Agli ebrei era proibito persino ascoltare la radio”. Una storia di famiglia che si intreccia con la storia, con le persecuzioni, la segregazione, le fughe e la caduta del fascismo.

“Perché mi sono messa a parlare? Semplicemente perché qualcuno ha cominciato a chiedermi – dice Levi –. Io non ho dovuto soffrire come altri, come la senatrice Liliana Segre per esempio. La mia storia forse è piccola e poco importante. Ho pagato semplicemente il fatto di essere ebrea, e questa è stata ed è la prima delle ferite. Io affronto il dolore sempre nella speranza che la conoscenza serva per imparare a non ripetere. [..] Oggi incontro anche qualche ostilità, soprattutto da parte dei genitori e questo mi spinge ancora di più a continuare a raccontare”.

L’antisemitismo è il tema della Settimana della libertà scelto per il 2020 dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Questa Settimana si tiene ogni anno attorno al 17 febbraio, data della concessione dei diritti civili ai valdesi, nel 1848. Pochi giorni dopo, anche gli ebrei ottennero le stesse libertà.

La FCEI ha realizzato un opuscolo con strumenti per ragionare sulla scelta della lotta contro l’antisemitismo. Qui il testo da scaricare, stampare (con parsimonia, o solo su carta riciclata) e condividere: Opuscolo_SettimanadellaLibertà_2020.

Leggi l’intervista integrale a Fulvia Levi sul sito della CELI.