Vaccini e terapie bene pubblico mondiale

Sarà presentata oggi la nuova ICE, iniziativa dei cittadini europei, in materia di vaccini, terapie e brevetti farmaceutici contro il Covid, la più grande raccolta di firme sul tema della salute pubblica mai avviata nei Paesi della UE. Tra i firmatari anche la pastora valdese Maria Bonafede

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Roma (NEV), 30 novembre 2020 – “Non dovrebbe esserci alcun utile sulle pandemie. Vogliamo un vaccino e un trattamento per tutti, perché di fronte a una pandemia tutti hanno diritto a una cura. Una minaccia collettiva richiede una risposta collettiva. I ricercatori di tutto il mondo stanno sviluppando vaccini e trattamenti, spesso usando ingenti somme di denaro pubblico. I diritti di proprietà intellettuale, come i brevetti, non dovrebbero limitare il rapido accesso a vaccini e trattamenti per tutti”. E’ questa in sintesi la richiesta della nuova iniziativa europea, che si propone di raccogliere un milione di firme per un accesso libero, equo e il più possibile democratico a cure e vaccini. La cui ricerca e distribuzione non siano orientate al business e dettate dalle multinazionali Big Pharma, insomma, quanto piuttosto al diritto alla salute per tutte e tutti i cittadini.

Il gruppo promotore italiano della iniziativa europea “Diritto alla cura – Right2cure” presenterà oggi alle 17.30 i contenuti dell’iniziativa europea “Diritto alla Cura”: un milione di firme per ottenere vaccini e farmaci per tutti. Si tratta della più grande raccolta di firme sul tema della salute pubblica mai avviata nei Paesi della UE.  L’obiettivo è far si che i vaccini e i trattamenti contro le pandemie diventino un bene pubblico mondiale, liberamente accessibile a tutti.

La petizione è sostenuta in Italia da un gruppo promotore costituito da personalità del mondo scientifico e della società civile attive nella difesa dei diritti umani e nella tutela della salute, tra i quali anche la pastora valdese Maria Bonafede.

La campagna viene lanciata oggi, alla vigilia del 1^ dicembre, Giornata mondiale di lotta contro l’AIDS, proprio per ricordare le lotte sostenute in tutto il mondo per l’accesso alle terapie. Qui l’evento fb della presentazione di oggi pomeriggio. 

L’iniziativa sarà presentata in contemporanea con le stesse modalità in numerose città europee, come in contemporanea partirà la raccolta di firme in modalità telematica.

Si tratta nello specifico di una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), uno strumento istituzionale dell’Unione Europea, entrato in vigore dall’1 aprile 2012, che dà la possibilità ai cittadini di esprimere la propria opinione. Raccogliendo un milione di firme nei Paesi dell’UE, i firmatari impegnano la Commissione Ue a presentare una proposta finalizzata a modificare delle norme in vigore e/o ad introdurne di nuove.

Nel mondo protestante, anche pochi giorni fa i vertici della Comunione anglicana avevano chiesto che eventuali vaccini contro il covid-19 siano messi a disposizione delle persone più povere del mondo. 

E un accesso inclusivo alle cure è stato anche al centro dell’appello dello scorso giugno di ACT Alliance, rete che riunisce 145 chiese e organizzazioni che lavorano insieme in oltre 120 paesi a favore di persone e situazioni vulnerabili.

Tra gli altri promotori dell’iniziativa italiana, Vittorio Agnoletto, firmatario dell’ICE presso la Commissione Ue, medico, professore a contratto Università di Milano e membro di Medicina Democratica, Marco Bersani, responsabile Attac Italia; Raffaella Bolini, Dialogo Globale, don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele, Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch, Silvio Garattini, medico, ricercatore, fondatore dell’Istituto Mario Negri, Roberto Morea di Transform! Italia; Riccardo Petrella, economista, Agorà degli abitanti della terra, Gino Strada, medico, fondatore di Emergency.