Roma (NEV), 1 dicembre 2020 – Il primo dicembre del 1955 a Montgomery, in Alabama, Rosa Parks, nata e cresciuta in una famiglia di confessione metodista, disse un “no” che cambiò la storia. Rifiutandosi di lasciare un posto a un passeggero bianco sul bus, diede vita “a una protesta di massa che portò all’abolizione della segregazione razziale negli Stati Uniti”, come ha anche ricordato oggi Amnesty Italia.
Rosa Parks, che di professione faceva la sarta, divenne, con quel suo storico gesto, The Mother of the Civil Rights Movement. Attiva nel volontariato della sua chiesa e da vent’anni attivista della NAACP, National Association for the Advancement of Colored People, aveva dunque una piena consapevolezza del suo gesto rivoluzionario. “Dicono sempre che non ho ceduto il posto perchè ero stanca ma non è vero – ha dichiarato – . Non ero stanca fisicamente, non più di quanto lo fossi di solito alla fine di una giornata di lavoro […] . No, l’unica cosa di cui ero stanca era di subire”.
Fu il pastore battista Martin Luther King, dopo quello straordinario episodio, a guidare la protesta che ne seguì, promuovendo una massiccia campagna di boicottaggio da parte di tutti gli afroamericani nei confronti dei mezzi pubblici locali.
#RosaParks Il NO che ha cambiato la storia. 65 anni fa, Rosa Parks si rifiutò di lasciare il posto a un passeggero bianco, dando vita a una protesta di massa che portò all'abolizione della segregazione razziale negli Stati Uniti pic.twitter.com/fZlN6Fn0vN
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) December 1, 2020