“Sul colle più alto”, il nuovo libro di Valdo Spini

Il volume uscirà il 4 gennaio e sarà presentato a Firenze il 12 e a Roma il 13 gennaio

Roma (NEV), 28 dicembre 2021 – Il 4 gennaio uscirà per Solferino-Corriere della sera il nuovo libro di Valdo Spini, “Sul colle più alto”.
Il volume di Spini, già ministro e presidente dell’ultimo Sinodo valdese, sarà presentato il 12 gennaio alle 17 a Firenze, alla sede della Presidenza della Regione Toscana, in piazza Duomo 10, e il 13 gennaio alle ore 15.45 a Roma, all’Istituto Sturzo in via delle Coppelle.
A Firenze parteciperanno all’incontro Eugenio Giani, Enzo Cheli, Agnese Pini; a Roma Flavia Piccoli Nardelli, Giuseppe Parlato, Gianfranco Pasquino, Marco Revelli. Presiederà Nicola Antonetti.
“Che cosa rende l’elezione del presidente della Repubblica un avvenimento politico così importante e imprevedibile nel suo sviluppo e, per questo, così avvincente? – si legge nella presentazione del libro – L’esperienza di questi ultimi anni ha insegnato quanto sia essenziale il suo ruolo in un sistema parlamentare e in un Paese, come il nostro, in eterna transizione politica e, di conseguenza, quanto sia decisiva la sua scelta. È con questo spirito che Valdo Spini rievoca in queste pagine le figure che si sono succedute come capi dello Stato da De Gasperi a Mattarella ricostruendo il modo in cui sono stati eletti e come sono arrivati alla carica rappresentativa più alta della Repubblica. Sono quattordici vicende che fanno quasi tutte storia a sé perché presentano svolgimenti molto diversi tra loro, a seconda degli anni, dei protagonisti e del contesto politico. Ma i tratti comuni non mancano: la volontà del Parlamento come corpo collettivo, il ruolo dei singoli parlamentari e anche le insidie rituali come quella dei cosiddetti «franchi tiratori». Spesso è accaduto che chi è entrato papa in conclave ne è uscito cardinale: non sempre, infatti, le leadership dei partiti maggioritari hanno portato al successo il candidato con cui avevano iniziato le votazioni. Una lunga storia da conoscere per capire come sarà il prossimo settennato presidenziale in un momento delicato come quello della ricostruzione dopo la crisi della pandemia tra i destini del «governo di salvezza nazionale» e le necessità del Piano di ripresa e resilienza”.