Il Mediterraneo a Karlsruhe

Simone De Giuseppe, pastore battista in prova nelle chiese di Gravina e Altamura, è intervenuto oggi in plenaria, davanti a centinaia di delegati da tutto il mondo, all'Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle chiese in corso in Germania. Raccontando l'esperienza e l'impegno della FCEI per l'accoglienza e i diritti delle persone migranti.

2 September 2022, Karslruhe, Germany: Dr Anders Wejryd, Archbishop Emeritus of the Church of Sweden and WCC president for Europe leads a conversation during a thematic plenary focused on Europe, at the 11th Assembly of the World Council of Churches, held in Karlsruhe, Germany from 31 August to 8 September, under the theme "Christ's Love Moves the World to Reconciliation and Unity."

Karlsruhe (NEV), 2 settembre 2022 – Anche un pezzetto di Italia e di Mediterraneo oggi di fronte alle centinaia di delegati e partecipanti dell’XI Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), in corso a Karlsruhe, in Germania. Simone De Giuseppe, 30 anni, alla sua prima esperienza come delegato all’Assemblea del CEC, è intervenuto questa mattina in seno alla plenaria. Il pastore battista in prova nelle chiese di Gravina e Altamura ha raccontato l’esperienza e l’impegno della FCEI per l’accoglienza e i diritti delle persone migranti.

“Le chiese oggi in Europa hanno una doppia missione – ha detto – : una al loro interno e una verso l’esterno. Quella “fuori da noi” è stare con le persone che si trovano ai margini. Dal mio punto di vista, come italiano, il Mediterraneo è uno di questi margini, una di questi luoghi marginalizzati. Stiamo vivendo un processo migratorio epocale e non possiamo essere indifferenti e dimenticare i tantissimi naufragi che ci sono stati in questi anni. Come Federazione delle chiese evangeliche in Italia, ci occupiamo della questione migratoria nel Mar Mediterraneo da diversi anni con diversi programmi come i corridoi umanitari e il progetto migranti e rifugiati, Mediterranean Hope. In questo senso è stata particolarmente importante l’esperienza del “Pellegrinaggio di giustizia e pace” del Consiglio ecumenico delle chiese che ha visitato Lampedusa e la Sicilia lo scorso maggio.

Photo By Marcelo Schneider

Allo stesso tempo, le chiese in Europa hanno una missione interna. abbiamo bisogno di imparare a vivere e trasformare le nostre comunità in modo interculturale poiché molti membri delle nostre chiese sono persone migranti. In tempi di secolarizzazione, le nostre chiese spesso crescono grazie ai migranti. C’è quindi la necessità di testimoniare la nostra fede cristiana attraverso la ricchezza delle nostre diverse culture e tradizioni”, ha concluso il pastore battista.

il pastore in prova Simone De Giuseppe

Com’è stato parlare di fronte alla platea del WCC? “E’ stata una grande emozione, un onore e un privilegio – ha dichiarato Simone De Giuseppe al NEV una volta concluso il panel -, poter intervenire di fronte a così tante persone, di diverse tradizioni cristiane. Rispetto al tema in sé ho apprezzato e sono contento di aver potuto parlare di Europa e quindi del continente di cui faccio parte non solo focalizzando il tema su un fronte – la questione ucraina – ma cercare anche di intendere l’Europa in senso più lato ed ampio, facente parte di un mondo più complesso, che si muove , che apre tanti fronti come quello del Mediterraneo, di cui ho parlato. Penso sia stato importante riuscire a parlare di Europa inserendola in una visione più larga, che comprende le forti relazioni co tutti i popoli del mondo. Un’esperienza arricchente e di maturazione anche personale poter condividere un messaggio come questo in uno spazio internazionale”.

2 September 2022, Karslruhe, Germany: Simone de Giuseppe, a delegate of the Evangelical Baptist Union of Italy speaks during a thematic plenary focused on Europe, at the 11th Assembly of the World Council of Churches, held in Karlsruhe, Germany from 31 August to 8 September, under the theme “Christ’s Love Moves the World to Reconciliation and Unity.”