• Home
  • Protestantesimo
    • 500 anni Riforma
    • Assise FCEI 2018
  • Ecumenismo e Dialogo
  • Chiese e Società
    • Cultura
    • Etica e Bioetica
    • Giustizia Pace Ambiente
    • Laicità e Diritti
    • Migrazioni
  • Mondo
  • Approfondimenti
    • Opinioni
      • Editoriali
      • Interviste
    • Documenti
      • Ecumenismo e Dialogo
      • Migrazioni
      • Ambiente
      • Giustizia e Pace
      • Etica e Bioetica
    • Schede
      • Fcei
      • Storia
      • Chiese
      • Ecumenismo e Dialogo
      • Migrazioni
      • Diritti
      • Who’s who
    • Libri
  • Mediterranean Hope
    • Corridoi Umanitari
    • Lo Sguardo dalle Frontiere
    • Collegati al sito MH
Cerca
9 Luglio 2025
  • CHI SIAMO
  • COMUNICATI STAMPA
  • NEWS FROM ITALY
  • CONTATTI
Registrati
Benvenuto! Accedi al tuo account
Hai dimenticato la password? Ottenere aiuto
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
Nev
  • Home
  • Protestantesimo
    • Tutto500 anni RiformaAssise FCEI 2018
      Protestantesimo

      Intervista a Daniele Garrone. Insegnamento in cammino

      Protestantesimo

      Augusta 2030. Luterani dinanzi alle sfide del tempo

      Protestantesimo

      Un percorso verso la riconciliazione tra chiese riformate e mennonite

      Protestantesimo

      In memoria di Paolo Ricca – Incontro online promosso dall’ASLI

  • Ecumenismo e Dialogo
    • Ecumenismo e dialogo

      XXIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico: ritrovare umanità

      Ecumenismo e dialogo

      Verso un simposio delle chiese cristiane: la “via italiana” dell’ecumenismo

      Ecumenismo e dialogo

      Luterani e ortodossi: dichiarazione comune sullo Spirito Santo

      Ecumenismo e dialogo

      Per un “ecumenismo integrale”

      Ecumenismo e dialogo

      Pace disarmata. Voci plurali per costruire ponti di dialogo e di…

  • Chiese e Società
    • TuttoCulturaEtica e BioeticaGiustizia Pace AmbienteLaicità e DirittiMigrazioni
      Chiese e Società

      Rosarno Filmfestival Fuori dal Ghetto. Il bando della 4^ edizione

      Chiese e Società

      Non c’è né maschio né femmina. 11 luglio, per “un’etica del…

      Migrazioni

      Migranti, prede in un colosseo americano

      Chiese e Società

      Carceri. Diaconia valdese: piena sintonia con Presidente della Repubblica

  • Mondo
    • Mondo

      Prendi il largo, “into the deep”: Sinodo generale della Chiesa unita…

      Mondo

      Avventisti mondiali. Le sfide globali dalla voce del nuovo presidente Köhler

      In Rilievo

      Stop apartheid, occupazione e impunità in Palestina e Israele

      Mondo

      Eletto il nuovo vescovo dei Luterani in Terra Santa

      Mondo

      Assemblea avventista mondiale. Delegati dell’Unione italiana

  • Approfondimenti
    • Opinioni
      • Editoriali
      • Interviste
    • Documenti
      • Ecumenismo e Dialogo
      • Migrazioni
      • Ambiente
      • Giustizia e Pace
      • Etica e Bioetica
    • Schede
      • Fcei
      • Storia
      • Chiese
      • Ecumenismo e Dialogo
      • Migrazioni
      • Diritti
      • Who’s who
    • Libri
  • Mediterranean Hope
    • TuttoCorridoi UmanitariLo Sguardo dalle Frontiere
      Lo Sguardo dalle Frontiere

      Un’umanità invisibile che ci interpella

      Mediterranean Hope

      Saluzzo, nasce un ostello per i lavoratori braccianti

      Mediterranean Hope

      Il sogno, sentirsi a casa ovunque

      Ecumenismo e dialogo

      Essere coraggiosi, forti e risoluti

    • Collegati al sito MH
Home Chiese e Società Cosa succederà a Karlsruhe
  • Chiese e Società
  • Ecumenismo e dialogo
  • Mondo
  • Protestantesimo

Cosa succederà a Karlsruhe

A pochi giorni dall'apertura dell'undicesima Assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese, in programma in Germania dal 31 agosto all'8 settembre prossimi, abbiamo raccolto le aspettative e le speranze di due italiani che parteciperanno al meeting, il pastore valdese Michel Charbonnier, membro del Comitato centrale del CEC, e Simone De Giuseppe, pastore battista in prova nelle chiese di Gravina e Altamura.

Di
Barbara Battaglia
-
24 Agosto 2022
Facebook
Twitter
Pinterest
WhatsApp
    Karlsruhe. Foto di Mohamed Amine Ben Haj Slama, unsplash

    Torre Pellice (NEV), 24 agosto 2022 – 800 delegati delle chiese membri da tutto il mondo, altri 500 tra osservatori, ospiti e credenti di varie religioni, oltre 300 studenti e volontari. Sono questi solo alcuni dei numeri dei partecipanti – in totale più di 1500 persone in ciascuna giornata – al prossimo summit del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), che si aprirà tra pochi giorni, il 31 agosto, a Karlsruhe, in Germania.

    Di cosa si tratta? Dell’undicesima Assemblea del CEC, un “Raduno di fede e di comunione” del massimo organo di governo del Consiglio ecumenico mondiale, che si riunisce di norma ogni 8 anni (l’ultima volta fu a Busan, in Corea del Sud, nel 2013). Che cosa fa? Elegge il Comitato centrale e i presidenti, stabilisce la direzione “politica” del Consiglio ecumenico delle chiese, elabora dichiarazioni pubbliche, rivede il lavoro del Consiglio, apporta eventuali modifiche a costituzione e regolamenti, decide le linee-guida sulle finanze. Le decisioni vengono prese con il metodo del consenso. Per le sue chiese membro, il CEC (WCC in inglese) è, come spiega il pastore Michel Charbonnier, che sarà delegato a Karlsruhe ed è membro del Comitato Centrale del CEC, “uno spazio unico: uno spazio in cui possono riflettere, parlare, agire, lodare Dio e lavorare insieme, mettersi in discussione e sostenersi a vicenda, condividere doni e sfide, e discutere tra di loro e con la società civile”. Il WCC è a sua volta “la più ampia e inclusiva tra le molte espressioni organizzate del moderno movimento ecumenico, un movimento il cui obiettivo è l’unità dei/delle cristiani/e”.

    I lavori quotidiani, in Germania, si articoleranno in diversi momenti: ci saranno pre-assemblee su donne e uomini, giovani, indigeni, persone con disabilità, una preghiera mattutina e una serale, cinque plenarie e riflessioni teologiche, gruppi di studio della Bibbia e di formazione, conversazioni ecumeniche, meeting confessionali e regionali, oltre che momenti più “istituzionali” e tecnici come le Commissioni, i report e le elezioni. Si terranno anche degli spazi “in stile social forum”, ovvero i Brunnen (letteralmente ‘fontana’, in tedesco), dove si svolgeranno workshop, mostre e attività culturali, performance.

    “Passi piccoli ma insieme”

    Quale sarà la rilevanza di questo evento internazionale? “E’ un momento importante per la cristianità che è consapevole della necessità di lavorare insieme e avere luoghi, momenti, tempi in cui ci si incontra, ci si conosce e riconosce”, dichiara il pastore Michel Charbonnier.

    Il pastore Michel Charbonnier

    “Sarà un modo per ricaricare le batterie spirituali. Per delle chiese molto piccole come le nostre italiane è importante ritrovarsi in un contesto con chiese diverse, di dimensioni differenti, per riconoscersi parte di una cristianità più grande e vedere che la tua voce è preziosa ed è ascoltata in quel contesto. Oltre alla parte decisionale, c’è una parte comunitaria importante, ci si incontra per scoprire o riscoprire una enorme diversità che è una ricchezza a livello di modi di essere chiesa. Questo è funzionale al ricaricare le suddette batterie. E sarà importante anche il confronto con tante Ong legate alle chiese, associazioni, reti che lavorano su diversi temi, dalla pace in Palestina e Israele, al diritto all’acqua, fino a quelli dei popoli apolidi…”

    Quali aspettative prima dell’avvio dei lavori? “Sarà la mia terza assemblea e quindi parto sapendo che non sarà possibile seguire tutto ma che anche solo essere immersi in questo evento sarà di per sé un’esperienza unica ed un grande privilegio. Una parte importante sarà quella di networking, la possibilità di costruire nuove relazioni”. Su molte istanze si troveranno delle convergenze e sarà cruciale il percorso condiviso: “piccoli passi ma fatti insieme”.

    Sul tavolo di Karlsruhe uno dei nodi più scottanti sarà inevitabilmente la guerra in Ucraina e in particolare le posizione espresse dal patriarca Kirill.

    “La dichiarazione del WCC, a giugno scorso, sull’Ucraina pone la base per un lavoro più ponderato e potrebbe disinnescare il rischio di conflitti – spiega Charbonnier -. L’assemblea lavorerà quindi nella direzione dell’abbassare le armi, fisiche e non, cioè per non alzare il livello dello scontro anche in termini di diplomazia ecclesiastica. D’altro canto, occorre ricordare che le chiese ortodosse non sono monolitiche, si registra un dissenso interno come parallelamente nella politica c’è certamente una opposizione alla linea di Putin. In ogni caso, il comitato centrale, all’unanimità per consenso – dunque inclusi i delegati del patriarcato di Mosca – ha già ritenuto che il compito del consiglio non fosse quello di aumentare il livello dello scontro, come dicevo. Il compito dei cristiani è quello di lavorare per la riconciliazione e l’espulsione tout court di una chiesa – cosa che non è mai successa nemmeno verso le chiese durante l’apartheid in Sudafrica – ritengo sia una scorciatoia”.

    E la strumentalizzazione della fede? “Bisogna continuare a denunciarla e a costruire degli spazi contro questo utilizzo perverso della fede”, conclude il pastore valdese.

    No all’eurocentrismo
    il pastore in prova Simone De Giuseppe

    Simone De Giuseppe, battista, pastore in prova nelle chiese di Gravina e Altamura, in Puglia, 30 anni, è invece alla sua prima esperienza come delegato all’Assemblea del CEC.

    “Anche se sono un millennial, ritengo che la questione climatica, come ha già sottolineato anche Ioan Sauca, sia pregnante, per qualsiasi altro discorso. penso quindi che Debba avere un’enfasi particolare e mi aspetto delle prese di posizione forti su questo perché dal clima dipende il futuro, e ci siamo resi conto purtroppo dell’irreversibilità di quanto sta accadendo”, dichiara De Giuseppe.

    Dal punto di vista umano e personale il giovane battista è “emozionato nel poter condividere un consesso a livello così internazionale, un appuntamento globale che darà sicuramente un’occasione preziosa per la ricchezza di fedi e di esperienze, che ho in parte già avuto nei miei studi teologico presso l’istituto ecumenico di Bossey, in Svizzera, centro proprio del Consiglio ecumenico delle chiese”. Dunque un’occasione più unica che rara, quella in cui si riuniranno “oltre 4500 persone, in un momento storico come questo, in cui si sta vivendo in Europa, particolarmente significativo. Sarà un momento in cui chiederci davvero “Quale Europa vogliamo costruire?” Mi piacerebbe che il tutto non fosse fatto in  chiave eurocentrica – conclude De Giuseppe – , c’è un rischio neocoloniale di vivere la cristianità con un’ottica autoreferenziale che va superata. Guardiamo ai tanti sud del mondo, partiamo dalle esigenze di popolazioni e territori che patiscono in modo più sentito lo stile di vita occidentale, ascoltiamo le voci degli oppressi. A partire dalle voci che saranno presenti a Karlsruhe. Mi auguro realmente, visto anche il percorso già intrapreso dal consiglio ecumenico in questa direzione, che si riesca a dire ‘no’ alla trappola dell’eurocentrismo”.


    Il WCC riunisce chiese, denominazioni e associazioni ecclesiali in più di 120 paesi e territori in tutto il mondo, rappresentando oltre 580 milioni di cristian* e includendo la maggior parte delle chiese ortodosse del mondo, le chiese anglicane, battiste, luterane, metodiste e riformate, nonché molte chiese unite e indipendenti. Mentre la maggior parte delle chiese fondatrici del WCC erano europee e nordamericane, oggi la maggiorparte delle chiese membro si trova in Africa, Asia, Caraibi, America Latina, Medio Oriente e Pacifico. Attualmente le chiese membro sono 352.


    L’agenzia stampa NEV seguirà con una sua redattrice l’evento in Germania. Articoli, interviste e approfondimenti saranno pubblicati da Karlsruhe nel corso dell’appuntamento, dal 31 agosto.


    Per approfondire:

    “Verso Karlsruhe. In nome della giustizia climatica”

    “CEC. Verso l’Assemblea nella consapevolezza del valore di un organismo globale”, da Riforma

    Tutti i materiali qui: www.oikoumene.org


    Qui le ultime dichiarazioni del CEC:

    sull’Ucraina https://www.oikoumene.org/news/wcc-central-committee-statement-on-war-in-ukraine-war-with- the-killing-and-all-the-other-miserable-consequences-it-entails-is-incompatible-with-gods-very-nature

    su Israele e Palestina https://www.oikoumene.org/news/wcc-reiterates-constant-call-for-an-end-to-the-occupation-and-for- equal-human-rights-for-all-in-the-holy-land

    sull’emergenza climatica https://www.oikoumene.org/news/wcc-central-committee-urges-new-commission-and-more-urgent- action-on-climate-change

    su sfruttamento, abusi e violenze sessuali https://www.oikoumene.org/news/wcc-central-committee-statement-on-sexual-exploitation-abuse- and-harassment-calls-churches-to-challenge-injustice-build-awareness

    su Etiopia https://www.oikoumene.org/news/wcc-central-committee-makes-global-appeal-for-response-to- needs-in-ethiopia-horn-of-africa

    sul nuovo segretario generale eletto https://www.oikoumene.org/news/rev-prof-dr-jerry-pillay-elected-as-new-wcc-general-secretary

    Report dalla Commissione esecutiva di maggio 2022 https://www.oikoumene.org/news/as-wcc-executive-committee-convenes-the-global-fellowship- provides-space-for-listening-and-caring-for-one-another

    Intervista col segretario generale sulla guerra in Ucraina https://www.oikoumene.org/news/fr-ioan-sauca-god-is-on-the-side-of-those-who-are-suffering

    The following two tabs change content below.
    • Bio
    • Ultimi Post

    Barbara Battaglia

    Ultimi post di Barbara Battaglia (vedi tutti)

    • Chi ha ucciso Satnam Singh - 20 Giugno 2024
    • Ex Gkn, la lotta continua - 18 Giugno 2024
    • Trieste, appello a Mattarella: ripristinare l’umanità - 7 Marzo 2024
    • TAGS
    • Battisti
    • CEC
    • Charbonnier
    • chiese
    • guerra
    • Karlsruhe
    • pastore
    • protestanti
    • Ucraina
    • valdesi
    • WCC
    Facebook
    Twitter
    Pinterest
    WhatsApp
      Articolo precedenteLuterani mondiali. Cercasi giovani delle chiese luterane per la XIII Assemblea
      Articolo successivoPacifismi a confronto
      Barbara Battaglia
      http://www.nev.it

      ARTICOLI CORRELATIALTRI DI AUTORE

      Chiese e Società

      Rosarno Filmfestival Fuori dal Ghetto. Il bando della 4^ edizione

      Chiese e Società

      Non c’è né maschio né femmina. 11 luglio, per “un’etica del disaccordo”

      Mondo

      Prendi il largo, “into the deep”: Sinodo generale della Chiesa unita di Cristo

      Mondo

      Avventisti mondiali. Le sfide globali dalla voce del nuovo presidente Köhler

      In Rilievo

      Stop apartheid, occupazione e impunità in Palestina e Israele

      Chiese e Società

      Carceri. Diaconia valdese: piena sintonia con Presidente della Repubblica

      Seguici su Facebook

      NEV - notizie evangeliche
      Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia via Firenze 38, I-00184 Roma
      tel. (+39) 06 4825 120 - (+39) 06 483 768
      fax. (+39) 06 4828 728
      Contattaci: nev@fcei.it
      • CHI SIAMO
      • COMUNICATI STAMPA
      • NEWS FROM ITALY
      • CONTATTI
      ©

      2025 Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia - P.IVA 01030141004
      Note Legali - Credits

      Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookies tecnici e analitici di terza parte. Continuando la navigazione acconsenti all’uso dei cookies.OkPrivacy Policy