Storia valdese e storia inglese, un intreccio in due libri

Biografie perdute e ritrovate, saggi storici, ponti ideali che legano lo spazio e il tempo. Tutto questo nei due volumi di recente pubblicazione: “Oliver Cromwell e la causa valdese” di Giorgio Vola e “Piemontesi di Britannia – Il ponte invisibile tra Regno Unito e Piemonte” di Andrea Raimondi

Roma (NEV), 13 ottobre 2022 – “Oliver Cromwell e la causa valdese” di Giorgio Vola (Editrice Claudiana). E “Piemontesi di Britannia – Il ponte invisibile tra Regno Unito e Piemonte” di Andrea Raimondi (Baima & Ronchetti).

Due libri di recente pubblicazione mettono a fuoco un intreccio di storie nella Storia. Protagonisti, fra l’altro, Oliver Cromwell e Samuel Morland, che intervennero in aiuto della popolazione valdese nel corso del massacro noto come le “Pasque piemontesi”.
Il libro di Vola contiene, inoltre, altri saggi sul nonconformismo religioso nell’Inghilterra del XVII secolo. Il libro di Raimondi, che dedica un lungo capitolo alle Pasque e all’intervento dei legati britannici, contiene biografie e storie che hanno come comune denominatore il Piemonte e le Isole Britanniche.

Oliver Cromwell e la causa valdese

Il volume, come si legge sul sito dell’editrice Claudiana, “riunisce tutti gli articoli che Giorgio Vola ha pubblicato – o stava preparando per la pubblicazione – sulla storia del Seicento inglese. Si tratta di quattordici saggi comparsi in riviste specialistiche dal 1973 al 2001, a cui sono stati aggiunti tre studi rimasti incompiuti a causa della morte prematura dell’autore nel marzo del 2005”. La prima sezione comprende articoli su Oliver Cromwell e la causa valdese, la seconda si occupa di figure e movimenti del nonconformismo religioso nell’Inghilterra del XVII secolo. Se ne può ricavare “la posizione interpretativa dell’autore, che ravvisava nelle rivoluzioni inglesi, soprattutto nelle frange più radicali, momenti d’importanza decisiva nella storia europea”.

Giorgio Vola è stato ricercatore e poi professore incaricato di Storia della cultura inglese nel Dipartimento di Storia dell’Università di Firenze. Negli anni Settanta ha collaborato al lavoro sociale della Chiesa valdese tra gli immigrati delle periferie operaie milanesi. Fra i suoi incarichi, è stato nel direttivo del Circolo di cultura politica Fratelli Rosselli (oggi Fondazione Circolo Fratelli Rosselli), segretario dell’Istituto socialista di studi storici e socio della Società ugonotta di Gran Bretagna e Irlanda.

Piemontesi di Britannia

Questo lavoro, come si legge sulla presentazione dell’editore Baima & Ronchetti, “ha l’obiettivo di incoraggiare una prospettiva storiografica in grado di mettere in rilievo i molteplici rapporti tra entità territoriali differenti, prendendo come riferimento le relazioni ‘speciali’ che nei secoli hanno avvicinato il Regno Unito all’attuale regione piemontese. A una breve nota introduttiva, nella quale si provano a spiegare i motivi di una simile ‘antica amicizia’, seguono dieci capitoli dedicati ad altrettanti personaggi (incluso un personaggio particolare: un libro antichissimo), i quali, ognuno a proprio modo, hanno contribuito a tracciare e irrobustire il ponte che idealmente unisce le isole britanniche al Piemonte”.

Andrea Raimondi è nato a Novara nel 1975. Laureato in Lingue e Letterature dell’Europa e delle Americhe presso l’Università del Piemonte Orientale, ha conseguito il dottorato in Italian Studies presso lo University College Cork (Irlanda). Insegna lingua inglese nelle scuole secondarie. Al suo attivo ha diverse collaborazioni editoriali e pubblicazioni.