Consiglio metodista europeo: pace, condivisione, inclusione, clima

Immagine di una precedente riunione metodista. Foto tratta da www.facebook.com/methodisteu

Roma (NEV), 14 ottobre 2022 – Si è svolto dal 30 settembre al 4 ottobre ad Amburgo il Consiglio metodista europeo (EMC). Dall’Italia, la pastora Mirella Manocchio, già presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI – attualmente presieduta dal pastore Luca Anziani). E Irene Abra, ambasciatrice per il cambiamento climatico del Consiglio. Su Riforma.it, Greetje van der Veer e Mirella Manocchio firmano un ampio resoconto dei lavori.

Il Consiglio metodista ha approvato una dichiarazione sull’Ucraina, invitando a un maggiore impegno per la pace. Inoltre, ha tracciato le linee per il futuro. Fra le parole chiave che sono emerse: relazioni, condivisione, sicurezza, immigrazione, giustizia climatica, il ruolo dei giovani e delle donne. Per le chiese metodiste, questi sono gli ambiti che “maggiormente attraversano il nostro vissuto di chiese europee. E su questi si è deciso di investire tempo e risorse creando occasioni di scambio tra le chiese nazionali. Dando vita a progetti ad hoc o approfondendo la collaborazione con organismi settoriali già esistenti” scrivono van der Veer e Manocchio. Tra le buone pratiche nate in tempi di pandemia, quella del “Caffè online”. Un incontro mensile, informale, di scambio informazioni e confronto. Ultima, ma non ultima, la visione metodista di essere “una ‘comunità’ aperta ed inclusiva di chiese che si rifanno alla tradizione metodist. Un patto in pieno stile metodista di accettarsi l’una con l’altra con le proprie differenze. Una dimensione che sta diventando più attuale con le probabili uscite di alcune chiese membro dalla Chiesa metodista unita (UMC), causa le differenti posizioni sulla questione sessuale, ma non solo”.

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