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16 giorni per vincere la violenza, 3° giorno. Maternità: fatto privato o valore sociale?

Foto Luna Pimentel, unsplash

Roma (NEV), 27 novembre 2023 – Il 25 novembre è stata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per questa occasione, da diversi anni, la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) cura un fascicolo speciale con spunti di riflessione, domande per discutere, approfondimenti, rivolto a tutte le persone e a tutte le comunità. Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, tutte le pagine del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla FDEI. I 16 giorni vanno dal 25 novembre fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 3, 27 NOVEMBRE 2023

Maternità: fatto privato o valore sociale?

DOMANDA per discutere: Decidere di diventare madri quanto ha influito sul vostro futuro professionale? Avete perso o rinunciato al lavoro?

La maternità è stata per secoli un “problema” prettamente femminile! Riguardava la donna incinta e le donne della sua famiglia. L’assistenza al parto era il ruolo della levatrice. È solo con l’industrializzazione e con l’ingresso delle donne nel “mercato del lavoro“ che la maternità diventa un problema sociale, perché il “costo” della maternità si scarica anche sui datori di lavoro. È in questo periodo storico che cresce prima nella società civile la consapevolezza che la maternità ha una valenza sociale, poi si rivendica nelle trattative sindacali e sui posti di lavoro. È la società tutta che si arricchisce per un nuovo essere umano: non è un affare privato! È giusto quindi che la società tutta valorizzi e si faccia carico di questo evento! È su questo terreno etico-culturale che si conquista, dopo mesi di lotte sui posti di lavoro, la legge per la tutela della lavoratrice madre, una delle leggi migliori in Europa. Ora in un periodo di “stanchezza“ eticosociale, torna pesantemente la richiesta da parte dei datori di lavoro, al momento della assunzione di personale femminile, di firmare una lettera di dimissioni “volontarie” nel caso rimanessero incinte! È un modo per evitare di applicare la legge di “Tutela della lavoratrice madre”. La maternità torna così ad essere una questione privata, negando il valore della maternità per tutta la comunità…

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