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16 giorni per vincere la violenza, 5° giorno. Donne e lavoro: molti ostacoli per ottenere la parità

Monica Seksich, La giustizia. Dettaglio dall'immagine della locandina dell'incontro "I nostri corpi di donne da luogo del dominio patriarcale a luogo di spiritualità incarnata". Roma, 22-24 marzo 2019, Casa internazionale delle donne

Roma (NEV), 29 novembre 2023 – Il 25 novembre è stata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per questa occasione, da diversi anni, la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) cura un fascicolo speciale con spunti di riflessione, domande per discutere, approfondimenti e meditazioni, rivolto a tutte le persone e a tutte le comunità. Pubblichiamo, a puntate e giorno per giorno, tutte le pagine del fascicolo “16 giorni contro la violenza” curato dalla FDEI. I 16 giorni vanno dal 25 novembre fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani. Per rivedere la presentazione ufficiale del fascicolo, clicca qui.


GIORNO 5, 29 NOVEMBRE 2023

Donne e lavoro: molti ostacoli per ottenere la parità

DOMANDE per discutere: Hai uno stipendio o una collocazione inferiore rispetto ai tuoi colleghi che svolgono il tuo stesso lavoro?

In questo periodo, dopo il pesante attacco alla Legge sulla maternità, assistiamo ad un grave attacco alla dignità e ai diritti delle lavoratrici nei posti di lavoro. Si nega la parità salariale tra uomo e donna per lo stesso lavoro svolto. La busta paga della donna è “più leggera” di quella del suo collega maschio! Gli strumenti per negare questa parità sono molti: richiesta di ore straordinarie (ma la donna ha difficoltà a farle per impegni famigliari), obbligo di seguire corsi di riqualificazione o di aggiornamento professionale, spesso al di fuori dell’orario di lavoro, per riuscire a passare ad una qualifica superiore. Ma c’è anche un “trascinamento” di tipo storico-culturale: troppo spesso le mansioni svolte tradizionalmente dalle donne sono meno pagate rispetto a mansioni tradizionalmente maschili. Un esempio? Le lavoratrici tessili hanno salari più bassi del lavoratore metalmeccanico! Essere donna sul posto di lavoro significa ancora pagare un prezzo ad una diffusa cultura misogina che considera le donne non come soggetti che hanno diritto al lavoro e alla equa remunerazione, ma troppo spesso “polmone di riserva” della forza lavoro.

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