Roma (NEV), 12 aprile 2019 – Prendersi cura dei pazienti significa occuparsi della persona, in tutti i suoi aspetti, anche quelli religiosi. Ecco perché l’azienda Socio Sanitaria Territoriale Gaetano Pini CTO tiene un corso di formazione rivolto al personale sanitario, ma aperto a tutta la popolazione dal titolo: “Accompagnamento della persona sofferente e della famiglia nell’assistenza sanitaria nelle tre religioni monoteiste e nella spiritualità buddista”. Il 15 aprile, dalle 14 alle 18, rappresentanti di diverse religioni siederanno intorno a un tavolo per dialogare con sanitari e cittadini e spiegare come prendersi cura dei pazienti a secondo che siano essi cristiani, islamici, ebrei o buddisti.
L’incontro è organizzato dalla Cappellania e dall’Ufficio Formazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO e dalle Associazioni AILS e ALOMAR, in collaborazione con il Gruppo Insieme per prenderci cura, nato dall’incontro di realtà sanitarie e religiose Collegio degli Infermieri IPASVI Milano-Lodi-Monza e Brianza, Biblioteca Ambrosiana, Associazione Medica Ebraica e Comunità Religiosa Islamica Italiana
Dopo i saluti del dottor Francesco Laurelli, direttore generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO, interverranno Rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità ebraica di Milano, Daniela Di Carlo, pastora valdese, Abd al-Sabur Turrini, direttore generale Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), Tenzin Khentse, venerabile monaco buddista di tradizione tibetana, mons. Pierfrancesco Fumagalli, dottore dell’Ambrosiana.
“Spesso troviamo nella stessa stanza ammalati e famiglie di religioni diverse che si trovano a convivere per il periodo di degenza nello stesso ambiente. Trovo per questo importante aiutare il personale sanitario a capire come prendersi cura delle persone nel loro complesso e a imparare a fare da ponte tra le diverse religioni, ciascuna con le proprie specificità e implicazioni anche nella cura delle patologie, nel segno dell’integrazione”, spiega don Simone, cappellano dell’ASST Gaetano Pini-CTO.