Metodismo. Pubblicato il report sugli abusi nelle chiese in Gran Bretagna

La conferenza metodista britannica prosegue la strada del “Safeguarding”

Roma (NEV), 1 luglio 2015 – Il delicato argomento dei casi di abuso all’interno della chiesa è stato affrontato dalla Chiesa metodista britannica (GBMC) durante la Conferenza annuale, in corso a Southport (Regno Unito) dal 27 giugno al 2 luglio. Lo scorso maggio è stato pubblicato il report (The Past Cases Review – PCR) voluto dalla Chiesa metodista e affidato a un soggetto di ricerca indipendente, sugli abusi nel periodo che va dal 1950 al 2014: 1885 casi accertati di abuso fisico, emozionale, domestico e sessuale. Un quarto di essi vede il coinvolgimento di ministri di culto o laici assunti dalla chiesa.

La Conferenza ha disposto un ulteriore gruppo di lavoro (il Past Cases Review Implementation), presieduto dal pastore Gwyneth Owen: “Il report ha indubbiamente destato la chiesa, e non possiamo ignorarlo – ha detto Owen -, il Safeguarding è una responsabilità di tutti noi, e ciascuno ha il dovere di fare il possibile affinché la chiesa sia un posto sicuro per chiunque”. Con “Safeguarding” si intende il programma di cui si è dotata la Chiesa metodista negli ultimi anni, e che prevede percorsi di ricerca sul tema, di formazione, rivolta sia ai pastori che ai laici, a livello circuitale e locale; strumenti di supervisione e di riesamina dei casi di abuso; incontri locali, regionali e nazionali; il tutto coordinato da un gruppo di lavoro dedicato, il “Safeguarding Advisory Panel”. “E’ essenziale riconoscere i fallimenti del passato – ha commentato il pastore Martin Atkins, segretario generale uscente -; senza la disponibilità a intraprendere un cambiamento necessario, le scuse da sole non possono bastare. Questa è la sfida che la chiesa ha di fronte oggi e che continuerà ad affrontare nei prossimi anni”.

Tra gli altri temi trattati dalla conferenza, da segnalare la discussione sulla possibile revisione della definizione di matrimonio all’interno dell’ordinamento della chiesa metodista, per permettere eventualmente in futuro matrimoni anche a coppie dello stesso sesso. I gruppi di discussione hanno proseguito lo scambio di opinioni, mentre la decisione in merito è prevista per la Conferenza del 2016. Sempre nel 2016 si festeggeranno i 100 anni in Gran Bretagna della legge sull’obiezione di coscienza, scelta sostenuta dalla Chiesa metodista, impegnata da sempre nel movimento pacifista. E’ in preparazione la liturgia per un culto celebrativo dell’anniversario, da tenersi nel febbraio 2016.