Mediterranean Hope. Migrante minore ritrova il fratello in Svizzera

Ricongiungimento di due fratelli eritrei grazie al Regolamento di Dublino

Roma (NEV), 17 febbraio 2016 – Abraham (12) e Dawit (18), due fratelli eritrei arrivati separatamente in Europa, lo scorso 11 febbraio si sono riabbracciati all’aeroporto di Zurigo. In fuga dal regime di Isaias Afewerki attraverso il Sahara prima, e il Mediterraneo dopo, il primo si era fermato in Sicilia, il secondo in Appenzello, cantone della Svizzera orientale. Erano due anni che avevano perso le tracce l’uno dall’altro, ma grazie alla caparbietà di Abraham, arrivato 8 mesi fa alla “Casa delle culture-Mediterranean Hope” di Scicli (RG), grazie all’impegno della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e delle autorità preposte, attraverso la procedura di ricongiungimento famigliare prevista dal Regolamento di Dublino, sono stati finalmente riuniti.

“Abraham è stato il più giovane migrante minore non accompagnato mai accolto nella nostra struttura”, ricorda Giovanna Scifo, referente della “Casa delle culture”, che insieme a Federica Brizi del Relocation Desk di Mediterranean Hope (MH) ha seguito tutta la pratica del dodicenne. Il Relocation Desk ha istruito la richiesta di ricongiungimento con la cosiddetta “Unità Dublino” del Ministero dell’Interno, che a sua volta si è messa in contatto con l’”Unità Dublino” in Svizzera. “Accertata l’identità del fratello maggiore e ottenuto il via libera al ricongiungimento, fondamentale è stata la collaborazione con l’Aiuto delle chiese evangeliche svizzere (ACES/HEKS) che ha preso contatto direttamente con Dawit”, spiega Brizi, sottolineando come tutta la pratica era stata resa possibile dal fatto che Abraham aveva fatto regolare richiesta d’asilo in Italia, cosa che gli ha permesso di accedere al ricongiungimento famigliare verso un altro paese dell’aera Schengen, come previsto dal Regolamento di Dublino. “Sono pochissimi a conoscere questa possibilità”, aggiunge Brizi.

Ad accompagnare Abraham durante il viaggio un tutore legale, un mediatore culturale, e Franzo Trovato, membro della comunità metodista di Scicli. Dawit, per parte sua, era accompagnato dal pastore riformato Christoph Siegrist, titolare della chiesa zurighese del Grossmünster. Nel pomeriggio i due fratelli si sono recati a Gais, piccolo comune prealpino nell’Appenzello, dove Dawit è stato collocato dalle autorità elvetiche. A stare loro vicino e accompagnarli nella vita di tutti i giorni sarà la comunità riformata di Gais.

Mediterranenan Hope (MH) è un progetto della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).