I falliti della Bibbia: una serie di predicazioni su Lot, Sansone e Giuda

Si conclude domani, domenica 5 luglio, la breve serie di predicazioni su storie bibliche di fallimento, in onda al Culto evangelico, la trasmissione della domenica mattina su Radiouno RAI

Roma (NEV), 4 luglio 2020 – C’è più da imparare dagli errori che dai successi. E’ questa la convinzione che anima il breve ciclo dedicato alle storie bibliche di fallimento che si conclude domani, 5 luglio, al Culto evangelico, il programma di Radiouno RAI, in onda ogni domenica mattina alle 6.35.

“Alcuni anni fa – spiega il pastore Luca Baratto che ha curato le tre predicazioni – mi è capitato di vedere in una vetrina un libro dal titolo ‘I falliti della Bibbia’. Sono entrato in libreria e l’ho acquistato immediatamente, a scatola chiusa!”

La serie in onda al Culto evangelico si ispira proprio al volume del biblista canadese Walter Vogels. I protagonisti di queste storie bibliche di fallimento sono personaggi d’eccellenza, ricchi di talento e umanità, la cui vita però ha preso una china sbagliata per colpe loro o per sfortuna o perché Dio, per qualche motivo, li ha abbandonati. Verso di loro Vogels mostra una esplicita simpatia, ammonendo i lettori a non giudicare per non essere a nostra volta giudicati con la severità e, talvolta, la malevolenza, che usiamo verso gli altri

La prima predicazione, andata in onda il 14 giugno, ha seguito le vicende di Lot, il patriarca mancato. La sua vita procede prima in parallelo poi in opposizione a quella di suo zio Abramo. I due partono insieme da Ur, ma ad ogni nuovo spostamento della loro carovana si allontanano sempre più l’uno dall’altro, fino a separarsi (Genesi 13).

“E’ interessante come la Bibbia mostri il progredire di questa separazione – spiega Baratto -. Negli elenchi delle carovane di Abramo il nome di Lot scivola impercettibilmente dalle prime alle ultime posizioni. Prima è all’inizio con suo zio Abramo; poi è citato al secondo, al terzo e al quarto posto della carovana. E’ un po’ come sedersi a tavola e scoprire che il proprio posto è sempre più lontano da quello del padrone di casa!”

Il 21 giugno è stata la volta di Sansone, “una storia di violenza, amore, sesso e anche umorismo, perfetta per il cinema. E’ una storia di eccessi, il cui fallimento è dato soprattutto dalle aspettative, anch’esse enormi, legate alla nascita di Sansone”, precisa Baratto.

“In realtà, Sansone è il 13° giudice – cioè, capo militare – d’Israele, e già questo dovrebbe dirci molto. Le tribù d’Israele sono infatti 12, un numero in sé completo. Essere il 13° significa essere un’eccedenza, un fuori programma da cui c’è poco da aspettarsi. E tuttavia, la storia tra Sansone e Dalila è molto più intrigante di quel che sembri a prima vista, e vale sempre la pena raccontarla”.

L’ultimo personaggio, nella puntata del Culto evangelico in onda domenica 5 luglio, è il più tragico dei tre: Giuda, il traditore. “Sì, il traditore – ribadisce Baratto -. Perché Giuda è marchiato a fuoco alla sua colpa. I Vangeli quando citano il suo nome, Giuda iscariota, aggiungono sempre, ‘quello che lo tradì’.

“Giuda rimane travolto dalla sentenza di morte che condanna Gesù, e a cui, paradossalmente, lui stesso ha contribuito. Gesù viene sconfitto e Giuda viene sconfitto; Gesù muore e Giuda muore. Giuda non ha così fatto in tempo ad udire il giudizio di vita pronunciato da Dio su Gesù con la risurrezione. Ed è ancora in attesa di udire questa parola”.

Tutte le puntate del Culto evangelico sono disponibili per il riascolto su RaiPlay Radio; mentre i testi sono pubblicati sul sito www.fcei.it e sull’edizione cartacea di “Riforma”, il settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi.