Roma (NEV/chiesavaldese.org), 17 settembre 2021 – Piero Stefani, teologo e biblista, sta per concludere il suo mandato di presidente del Segretariato Attività Ecumeniche (SAE), l’associazione interconfessionale di laiche e laici che promuove l’ecumenismo e il confronto a partire dal dialogo ebraico-cristiano. Un’associazione alla quale diversi membri delle chiese metodiste e valdesi sono legati da anni con un impegno attivo nel cammino ecumenico e nella ricerca culturale e teologica. Su chiesavaldese.org Sabina Baral rivolge a Piero Stefani alcune domande sul comune lavoro di questi anni. Nell’intervista, si parla di libri, di Bibbia, di ecumenismo e dialogo. Di fede e di speranza. Ma anche di ministeri aperti alle donne e di ospitalità eucaristica.
“Se fosse il dialogo stesso una testimonianza efficace?” propone Stefani nella conversazione. “Lo è, ben s’intende, quando è autentico. Ciò comporta due presupposti solo apparentemente contraddittori; occorre, da un lato, affermare le proprie convinzioni più profonde e, dall’altro, relativizzarle; è infatti dato di capirsi e incontrarsi realmente tenendo ben fissa la diversità dei convincimenti reciproci. Ciò implica l’esistenza di realtà umane accomunanti in grado di depotenziare l’inimicizia”.
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