Usa, condannati gli imputati per l’omicidio di Ahmaud Arbery

Tutti e tre gli uomini accusati della morte del giovane afroamericano sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio. Nei giorni scorsi la protesta dei pastori, "Black pastors matter", dopo che un avvocato aveva chiesto che rimanessero fuori dall'aula. Il commento del Presidente Joe Biden: "Molta strada da fare ancora per giustizia razziale"

Oladimeji Odunsi unsplash

Roma (NEV), 24 novembre 2021 – Sono stati condannati tutti e tre gli imputati per l’omicidio di Ahmaud Arbery, 25enne afroamericano ucciso il 23 febbraio del 2020 mentre faceva jogging in Georgia. Gregory e Travis McMichael e il loro vicino di casa William Bryan sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio.

“Niente riporterà Ahmaud Arbery indietro alla sua famiglia ed alla sua comunità – ha dichiarato il presidente Joe Biden, commentando la sentenza, come riportato dal Guardian -, ma il verdetto assicura che coloro che hanno commesso questo crimine orribile saranno puniti. Anche se la sentenza rispecchia il lavoro che sta facendo il nostro sistema giudiziario – ha aggiunto il presidente Usa -, questo da solo non è abbastanza”.

La decisione della giuria – composta in larga maggioranza da cittadini bianchi – è stata accolta con soddisfazione in particolare dalla comunità afroamericana. “E’ ora di raggiungere il sogno di mio padre in cui razzismo, povertà e violenza saranno sostituite da pace, giustizia ed uguaglianza. Plaudiamo a questo verdetto ma sappiamo che il lavoro da fare continua”, ha detto in un tweet Martin Luther King III, uno dei figli del pastore battista leader del movimento per i diritti civili.

Nei giorni scorsi, centinaia di pastori si erano radunati davanti al tribunale dove si stava svolgendo il processo contro i tre uomini bianchi, in risposta alla richiesta di un avvocato difensore di “tenere i pastori neri fuori dall’aula”.

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