Roma, 23 ottobre 2019 – Appuntamento teologico a Roma il 25 ottobre dal titolo “Quando la teologia assume la differenza e osa la profezia”. È l’occasione per incontrare di persona le teologhe Elizabeth Green, pastora battista, Cristina Simonelli, presidente del Coordinamento teologhe italiane (CTI), Donata Horak e Andrea Grillo.
“L’accesso delle donne alla teologia ha reso evidente l’urgenza di un ripensamento generale dei modelli” scrivono i promotori dell’iniziativa, che ha come obiettivo quello di scandagliare l’insegnamento teologico e i suoi paradigmi “smascherandone la pretesa di universalità e l’ingiustizia strutturale che la connotava”. Lo si farà attraverso la presentazione dei primi due volumi di una nuova Serie teologica che rivisita in prospettiva di genere gli ambiti teologici. I volumi sono a doppia firma, segno del carattere aperto e dialogico del progetto.
Introducono Marinella Perroni del CTI e Marco Zappella per le Edizioni San Paolo. Appuntamento alle 18 presso la sala valdese in via Marianna Dionigi 59, Roma.
I LIBRI
Incontri. Memorie e prospettive della teologia femminista – di Elizabeth E. Green e Cristina Simonelli
La teologia femminista è tuttora luogo di incontri fra orizzonti culturali, politici ed ecumenici. La prospettiva che nasce dal vissuto e dalla parzialità delle donne smaschera la falsa neutralità che ha fatto passare per oggettivo e universale un paradigma in realtà maschile e patriarcale. La denominazione “femminista”, oggi messa in discussione da più parti, anche dalle stesse protagoniste, ha una storia precisa qui raccolta a partire dagli anni Sessanta. Le due autrici mettono a confronto le proprie differenze confessionali e ministeriali, incontrandosi nella stessa passione.
Le istituzioni ecclesiali alla prova del genere. Liturgia, sacramenti e diritto – di Donata Horak e Andrea Grillo
Un libro su liturgia e sacramenti, scritto da una canonista e da un liturgista. Il tentativo di rileggere la grande tradizione liturgica, sacramentale e istituzionale assumendo una prospettiva di genere. Le istituzioni possono reggere alla rilettura che la nuova consapevolezza delle relazioni tra donne e uomini proietta su di loro? Può darsi che il libro cerchi di modificare questa domanda in un’altra: le istituzioni ecclesiali avranno la capacità di riconoscere la ricchezza e la forza dell’emancipazione femminile? Serve un lavoro ermeneutico di comprensione del vangelo attraverso la conversione non solo personale e spirituale, ma anche istituzionale.
Scarica qui la LOCANDINA.